DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

23 Novembre 2017

CONSORZIO ITALIANO DI CORIASSICURAZIONE CONTRO LE CALAMITA’ NATURALI IN AGRICOLTURA

Nasce la “polizza ricavo”, uno strumento innovativo per la gestione del rischio in agricoltura, destinata ai cerealicoltori italiani

AGIPRESS – ROMA – Assicurazione uguale ricavo minimo garantito. Si può riassumere cosଠl’opportunità offerta dalla polizza per la stabilizzazione dei ricavi aziendali ai cerealicoltori nel nostro Paese, realizzata dal Consorzio Italiano di Coriassicurazione contro le calamità naturali in agricoltura, al quale aderiscono 9 compagnie assicurative e riassicurative. Le variazioni di prezzo sono una variabile troppo incerta per un settore la cui produzione, secondo i dati Istat del 2016, vale oltre 4 miliardi di euro pari al 15% sul totale delle coltivazioni agricole. Per limitare queste criticità il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali avvia una sperimentazione sulla copertura dei rischi di mercato attraverso polizze per la stabilizzazione dei ricavi aziendali rivolta esclusivamente ai cerealicoltori. A differenza delle polizze tradizionali che assicurano solo i danni provocati da calamità atmosferiche la polizza ricavi, questa è la vera novità , offre una copertura anche contro le variazioni negative del prezzo. Attraverso questo strumento i cerealicoltori possono stabilizzare il ricavo aziendale con vantaggi soprattutto in periodi caratterizzati da forti crisi di mercato con conseguente discesa dei prezzi.

Gli agricoltori avranno, inoltre, la possibilità di sottoscrivere la polizza in maniera agevolata: a questo fine il Mipaaf ripropone anche per il 2018, cosଠcome già fatto per l’anno in corso, uno stanziamento da destinare esclusivamente alla contribuzione pubblica sui premi, un sistema innovativo rispetto alle procedure previste per altri tipi di polizze. La polizza ricavo è un prodotto estremamente innovativo, offerto per la prima volta in Italia che va ad aggiungersi agli strumenti assicurativi di copertura del rischio già presenti sul mercato agricolo. Secondo l’Ismea nel 2016 le produzioni cerealicole più rilevanti sono state frumento tenero, frumento duro, mais e orzo che nel complesso rappresentano l’82% del valore totale del comparto cerealicolo. Per il frumento tenero sono Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Lombardia le regioni che producono di più; discorso inverso per il frumento duro che prevale al Sud e in particolare in Puglia, Sicilia e Basilicata.

AGIPRESS

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