DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

8 Novembre 2013

GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE “ Il 9 e 10 novembre appuntamenti in 400 città italiane

Controlli gratuiti per tutti. E anche una richiesta da firmare per mettere in atto il Piano nazionale. I numeri di una malattia in crescita. Come affrontarla

AGIPRESS – Si celebra sabato 9 e domenica 10 novembre, la Giornata Mondiale del Diabete (istituita dalla International Diabete Federation nel 1991), che vedrà un grande sforzo organizzativo anche in Italia, dove è giunta alla sua dodicesima edizione. La manifestazione coinvolgerà quest’anno quasi tutte le 350 associazioni esistenti in Italia. Insieme a medici diabetologi, infermieri, dietisti e volontari, saranno coinvolte 400 città con almeno 500 eventi pubblici. Nel 2012 la campagna di comunicazione ha avuto 9 milioni di contatti virtuali che si aggiungono ai circa 500 mila contatti ˜reali’ (test diagnostici, richieste di informazioni, brevi consulti medici) nel corso degli eventi. Quest’anno la Giornata del Diabete coinvolgerà probabilmente da 5 a 10 mila volontari

Il Piano Nazionale Diabete

Durante la Giornata Mondiale del Diabete verrà chiesto ai cittadini di firmare una cartolina che chiede all’Assessore regionale alla Salute di fare la sua parte attivandosi per mettere in atto i suggerimenti del Piano Nazionale Diabete, il documento redatto dopo una lunga e ampia consultazione dal Ministero della Salute, approvato dalla Conferenza Stato Regioni e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in febbraio. Solo 9 regioni hanno recepito ufficialmente il Piano Nazionale Diabete, nemmeno 5 hanno intrapreso passi significativi per metterlo in pratica. Le differenze fra l’assistenza erogata in una regione e nell’altra invece di ridursi si ampliano. “A questo punto la giunta regionale che non fa nulla o che finge di fare si prenda le sue responsabilità . Questa è l’ultima chiamata prima dell’imbarco – piega Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia – le Giunte regionali che non recepiscono e non applicano il Piano Nazionale Diabete si prendono la responsabilità di lasciare indietro forse per sempre, la loro economia e i loro cittadini”. “Il Piano Nazionale Diabete disegna un modello razionale di assistenza che, senza sprecare risorse, mette le persone in grado di gestire al meglio il loro diabete e riduce “ a breve medio e lungo termine “ le sofferenze umane e i costosi ricoveri dovuti a scompensi glicemici e a complicanze. Vogliamo che sia recepito formalmente ma soprattutto preso in considerazione e utilizzato da tutte le Regioni italiane per aggiornare i loro modelli di assistenza spesso disomogenei e carenti”, spiega Rossella Iannarelli, coordinatrice Nazionale della Giornata Mondiale del Diabete.

La malattia in Italia

In mancanza di un registro nazionale, i dati relativi al diabete in Italia possono essere solo stimati. Nel 2011, 3 milioni di persone in Italia affermavano di avere il diabete. È probabile che almeno un altro milione, forse 1,5 milioni abbia il diabete senza saperlo. In pratica il 9% delle persone fra 20 e 79 anni ha il diabete cosଠcome il 20% delle persone più anziane senza dimenticare 15 mila bambini e ragazzi con diabete di tipo 1 e le loro rispettive famiglie. Cosa fa la differenza? La risposta è nota: cure appropriate: educazione, inquadramento specialistico, screening, farmaci e presidi e motivazione necessaria.

Dati più dettagliati sulla manifestazione e sulla malattia sono reperibili nel sito http://giornatamondialedeldiabete.it/default.aspx. Qui di seguito pubblichiamo alcune tabelle relative alla malattia in Italia, regione per regione.

Agipress

I dati del diabete in Italia

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