L’intesa sottoscritta a Siena dai dieci prefetti. Obiettivo: combattere le infiltrazioni della criminalità
AGIPRESS “ SIENA -Combattere le infiltrazioni della criminalità organizzata e tutelare la legalità a livello regionale, per prevenire ed evitare tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti. È l’obiettivo del protocollo locale di partenariato tra Enel e le dieci Prefetture della Toscana, siglato questa mattina (giovedଠ7 novembre) nella sede della Prefettura di Siena. Il protocollo è stato firmato dai Prefetti di Siena Renato Saccone, di Arezzo Saverio Ordine, di Firenze Luigi Varratta, di Grosseto Anna Maria Manzone, di Livorno Tiziana Giovanna Costantino, di Lucca Giovanna Cagliostro, di Pisa Francesco Tagliente, di Pistoia Mauro Lubatti, di Prato Maria Laura Simonetti e dal Viceprefetto reggente di Massa Anna Mitrano. Per Enel ha firmato Domenico Vozza.
L’intesa, che fa seguito al protocollo quadro nazionale firmato con il Ministero dell’Interno il 2 maggio 2012, ha una durata triennale ed è rinnovabile previo assenso delle parti. In particolare, Enel si impegna ad acquisire la prevista documentazione antimafia prima della stipula dei contratti di appalto di lavori, servizi e forniture attinenti alle attività d’impresa ad alto rischio di infiltrazioni mafiose, segnalando tempestivamente eventuali situazioni di potenziale rischio alle Prefetture competenti che provvederanno a effettuare rigorosi accertamenti preventivi, promuovendo nel contempo le misure più efficaci per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per la prevenzione del lavoro nero. Se dovessero emergere elementi relativi a tentativi di infiltrazione della criminalità , il contratto con Enel non potrà essere stipulato e, se già stipulato, dovrà essere risolto automaticamente.
Numerosi i campi di applicazione previsti dal protocollo: si va dai furti di materiali, soprattutto cavi di rame, agli attentati alla sicurezza degli impianti, dai furti e frodi di energia elettrica alle frodi contrattuali nel processo di smaltimento dei rifiuti, fino al rispetto delle misure di sicurezza dei lavoratori e alla lotta contro il lavoro nero e ai fenomeni di corruzione e concussione nel rilascio di atti amministrativi strumentali.
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