DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

7 Novembre 2013

TAGLI – Comuni toscani protestano per fondo di solidarietà e ristoro del gettito Imu

I Sindaci chiedono chiarezza e presa di posizione netta su fiscalità locale

AGIPRESS – FIRENZE – Sale la protesta dei Comuni toscani che si rivolgono ad Anci Toscana per chiedere una presa di posizione netta dell’Associazione in merito alle ultime misure in materia di fiscalità locale, in particolare per quanto riguarda la recente quantificazione del Fondo di solidarietà comunale e le modalità di ristoro del mancato gettito Imu prima casa.

Il sindaco di San Casciano Val di Pesa Massimiliano Pescini, che è anche responsabile Catasto e fiscalità per l’Associazione dei comuni toscani, ha inviato al presidente Alessandro Cosimi una lettera in cui si pone l’accento sull’impossibilità per i sindaci, nelle condizioni attuali, di una programmazione puntuale e di lungo periodo che sarebbe invece quanto mai necessaria. “In merito alla recente quantificazione del Fondo di solidarietà comunale, che per il nostro Comune prevede una quota di contribuzione di oltre 1.900.000 euro- afferma Pescini – non si può continuare a tacere”. A poco più di un mese dalla chiusura dei bilanci di previsione (fissata al 30 novembre), “richiedere ai comuni più del 30% dell’introito dell’Imu standard e pesanti quote di spending review – attacca Pescini – suona come una beffa all’autonomia impositiva dei Comuni e al federalismo fiscale”. Oggi, prosegue Pescini,”ci troviamo a un soffio dall’ultimo termine per una manovra sui bilanci. E’ evidente che la maggior parte dei sindaci dovrà far riscorso alla leva fiscale e non sarà facile comunicare ai propri cittadini che questo ulteriore prelievo non avrà ricadute sul territorio”.

E una voce critica in merito alle modalità di ristoro dell’Imu prima casa dovuta ai Comuni arriva dal Comune di Agliana, in una lettera inviata ad Anci Toscana dall’assessore al Bilancio Roberta Santini, che spiega come il proprio comune abbia deliberato l’aumento dell’aliquota prima casa di un punto percentuale (dal 4 al 5%) a maggio in concomitanza con l’approvazione del bilancio di previsione. “La somma comunicata dal Ministero relativa al ristoro Imu prima casa – sottolinea Santini – sembra non tenere conto dell’aumento legittimamente deliberato quest’anno e pertanto questo ente si trova privato della somma relativa all’aumento per il corrente anno relativamente per il momento alla prima rata”, producendo in questo modo “una sperequazione rispetto agli enti che avevano elevato l’aliquota Imu prima casa nel 2012 e che quest’anno sembrano aver ricevuto, come ristoro, l’intero gettito riscosso lo scorso anno, comprensivo dell’aumento”. Una situazione che, secondo l’assessore del Comune di Agliana “sembra premiare gli enti che non hanno ancora approvato il bilancio di previsione, potendo contare su informazioni e modifiche legislative di cui questo Ente, al momento dell’approvazione del bilancio non era a conoscenza”.

Agipress

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