DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

23 Maggio 2016

ALZHEIMER “ AIMA Firenze su fatto di cronaca di Massarosa

Manlio Matera: “Rete sociale contro isolamento delle famiglie”

AGIPRESS – FIRENZE – “Non pensiamo di accendere i riflettori sull’Alzheimer quando la cronaca ci racconta un fatto drammatico come quello di Massarosa, ma sentiamo di avere il dovere di fermarci a riflettere sulle cause che lo hanno determinato, o quanto meno favorito, per capire se è possibile e come fare prevenzione”. Cosଠil Presidente di AIMA Firenze (Associaz. Italiana Malattia di Alzheimer) Manlio Matera dopo il caso di cronaca che vede un anziano 84enne essere accusato di tentato omicidio per avere colpito a martellate la moglie, da tempo malata di Alzheimer, di 82 anni nella loro abitazione di Stiava, frazione del comune di Massarosa.

“Ormai è nota a tutti, operatori e responsabili della rete dei servizi sociosanitari, personalità politico-sanitarie e cittadini – aggiunge Matera – la devastazione prodotta in una famiglia dalla malattia di Alzheimer, per il progressivo deterioramento delle facoltà cognitive e dell’autonomia della persona colpita, il lungo decorso della malattia, le ripercussioni sulla qualità di vita del nucleo familiare, impegnato in un lavoro di cura che non vede pause. Nella maggior parte dei casi è un familiare a farsi carico principalmente dell’assistenza, arrivando a trascurare, non solo la propria vita sociale, ma addirittura la propria salute. Eppure, proprio nella nostra Regione – continua Matera – dove si cerca con un impegno più che decennale di sviluppare servizi che possano essere sempre più rispondenti ai bisogni delle persone anziane non autosufficienti e dove ci si vanta di avere una rete sociale che fa invidia ad altre regioni, non si riesce ad intercettare per tempo un caso di sofferenza e disperazione come questo di Massarosa. E questo ci fa pensare”.

“Forse le persone coinvolte non hanno ritenuto utile chiedere aiuto o forse lo hanno fatto, ma non hanno ricevuto una risposta efficace. Può essere successo, come talvolta accade, che la sofferenza e il bisogno si siano perduti nella burocrazia, nei tempi lunghi, nei cavilli dell’ISEE, nelle liste di attesa, in parte dipendenti dalla scarsità delle risorse. Forse, se l’AIMA avesse avuto la possibilità di affiancare la famiglia, si sarebbero potute usare meglio tutte le risorse disponibili. E forse no. Ma, per questo, costruire una effettiva integrazione dell’AIMA con la rete dei servizi pubblici sarebbe un obiettivo concreto da perseguire. Perché per sostenere la famiglia in condizioni di criticità è necessaria una adeguata e solida ‘rete sociale’ che veda servizi e associazioni sempre più integrati”. “L’AIMA – chiude Matera – esprime vicinanza alle famiglie che vivono il disagio della malattia di Alzheimer e conferma la disponibilità attraverso le proprie competenze e professionalità per lo sviluppo della rete di sostegno necessaria a garantire interventi sanitari tempestivi ed appropriati per tutti i malati”. Per info tel. 055-433187, www.aimafirenze.it, e-mail: info@aimafirenze.it – Numero verde per la Regione Toscana: 800 900 136.

Agipress

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