DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

10 Ottobre 2013

SERRISTORI “ “Un accordo per salvare l’ospedale di Figline”

I sindaci di Figline e Incisa e i consiglieri comunali ascoltati dalla commissione regionale. Chiesto un confronto per arrivare al patto territoriale. Preoccupazione per il futuro della struttura

AGIPRESS “ FIRENZE – Un confronto con l’assessore alla Sanità sul futuro dell’ospedale Serristori di Figline Valdarno (Firenze) per arrivare alla stipula di un patto territoriale, che, a differenza di quanto successo altrove, non è mai stato firmato. E’ questa la proposta avanzata in commissione Sanità , presieduta da Marco Remaschi (Pd), al termine di un’audizione durante la quale sono stati ascoltati il sindaco di Figline Valdarno Riccardo Nocentini, il sindaco di Incisa Valdarno Fabrizio Giovannoni (ormai è stata sancita la fusione dei due Comuni) e i consiglieri comunali di Figline. Come hanno spiegato Pieraldo Ciucchi (Gruppo Misto) che ha avanzato la proposta e Stefano Mugnai (Pdl), anche nella nuova bozza del piano socio-sanitario è previsto che il destino degli ospedali di prossimità sia contrattato attraverso la firma di un patto territoriale con i sindaci interessati. Nel caso di Figline questo non è avvenuto. Per questo la Commissione chiederà un confronto, già delle prossime settimane, con l’assessore.

A Figline e nei comuni limitrofi nel frattempo cresce la preoccupazione sul futuro dell’ospedale e di conseguenza la mobilitazione dei cittadini. Lunedଠ7 ottobre si è svolta una manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre 1.500 persone. I sindaci e i consiglieri hanno riportato in Commissione la rabbia di un territorio che non sa che fine farà un ospedale che da sempre è un punto di riferimento per la comunità , che colleziona ottime performance e su cui sono stati recentemente investiti 7 milioni di euro per rinnovare le sale operatorie e la radiologia.

“La nostra non è una battaglia contro la Asl “ ha spiegato Nocentini “ ma in difesa di una struttura che fa parte della comunità e che è in simbiosi con il nostro territorio. Un appello in questo senso ha raccolto in poco tempo 10 mila firme. Il Serristori deve rimanere un ospedale con un pronto soccorso aperto 24 ore su 24 e con una sub-intensiva. Questa è la nostra linea del Piave e da qui non arretreremo”.

Agipress

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto