DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

24 Marzo 2016

“Clowning e Alzheimer” nasce il primo corso in Italia per professionisti nella cura della persona con demenza

Aperto a professionisti interessati a specializzarsi nella cura di persone con Alzheimer o altre forme di Demenza: Psicologi, Infermieri, Operatori Sociosanitari, Educatori/Animatori, Fisioterapisti

AGIPRESS – FIRENZE – Migliorare la qualità della vita degli operatori nell’ambiente di lavoro e della qualità dell’assistenza che essi sono in grado di offrire ai pazienti con Alzheimer, il tutto anche attraverso “il fare” del clown. Parte da Firenze, come prima esperienza Italia per il suo genere, il percorso formativo aperto a professionisti interessati a specializzarsi nella cura di persone con Alzheimer o altre forme di Demenza: Psicologi, Infermieri, Operatori Sociosanitari, Educatori/Animatori, Fisioterapisti. A condurre il corso saranno Sandro Picchianti, Clown professionista e il dott. Manlio Matera, Presidente AIMA Firenze (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) ideatore e organizzatore. Lo stage si propone di trasmettere ai partecipanti le competenze tecniche e relazionali necessarie per la “buona cura” di persone anziane non autosufficienti, con particolare attenzione alle condizioni di deficit cognitivo causate dalla Demenza. Il clown affianca le competenze tecniche e relazionali creando le occasioni nelle quali sperimentare una “nuova” relazione, libera da paure e difese, consapevole e partecipativa, facilitando il cambiamento. “Un’esperienza tanto unica quanto innovativa “ afferma Manlio Matera Presidene AIMA Firenze “ perché il clowning, proposto come attività formativa esperienziale, è particolarmente aderente alle specifiche qualità che devono essere possedute dagli operatori che assistono malati di Alzheimer”. Che sono:

– la capacità di osservazione, necessaria nel lavoro di cura, in particolare quando si sostiene una persona che non è più in grado di scegliere o di decidere, per capirne i bisogni, interpretarne gli atteggiamenti, percepirne le emozioni
– l’esercizio di metodi di comunicazione non verbale, che consentono di entrare in relazione con una persona che ha difficoltà di linguaggio, sia nella comprensione che nell’espressione. Combinando il linguaggio con la mimica, il contatto fisico, l’esemplificazione delle azioni si riesce a rendere competente quella persona malata per una determinata azione o attività
– il rispetto dei tempi, come presupposto imprescindibile della comunicazione, sia in positivo che in negativo: un ritmo troppo veloce o troppo lento, o un tempo che non rispetta il ping “ pong del linguaggio può compromettere la capacità di comprensione e di partecipazione
– l’atteggiamento empatico, cioè di immedesimazione nell’altro, pur nella distinzione delle identità , utile per coglierne i sentimenti
– la consapevolezza di sé, delle proprie qualità e delle proprie debolezze, fondamento della relazione interpersonale
– l’abbandono di atteggiamenti giudicanti, che è la condizione necessaria per assumere atteggiamenti di comprensione
– la difesa dagli stereotipi, che ci impediscono di vedere la persona nel suo essere.
– l’educazione alla diversità , che passa per lo sviluppo della capacità di ascolto e la sospensione del giudizio, per arrivare a considerare la diversità come ricchezza

“Partiamo da Firenze “ aggiunge Matera “ ma esporteremo questo modello formativo in altre realtà per formare al meglio gli operatori che lavorano nel campo delle demenze e allo stesso tempo contribuire a prevenire quelle drammatiche situazioni che troppo spesso si verificano nelle strutture a danno dei malati”.

IL CORSO si svolgerà nella splendida struttura dell’Antico Spedale del Bigallo, sulle colline di Firenze, a un quarto d’ora dalla città , nell’arco di 3 weekend in cui gli allievi saranno impegnati dalle ore 19 del venerdଠalle ore 17 della domenica, per un totale di 42 ore di formazione. Date previste: I Modulo 8 -10 Aprile 2016, II Modulo 13 -15 Maggio 2016, III Modulo 24 – 26 Giugno 2016. Info e prenotazioni: Tel. 055/2638388 – www.qualitas.org, o www.aimafirenze.it

Agipress

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto