DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

23 Marzo 2016

Animali, uomo e natura si fondono: l’esperienza del Rifugio Valdiflora

I punti di forza: attività di formazione qualificata e struttura aziendale con diversificazione delle attività

AGIPRESS – FIRENZE – “Prendersi cura di qualcuno e comprendere il legame che ci lega agli animali e alla natura, ci aiuta e ci ricorda che occorre prendersi cura anche di noi stessi e della nostra umanità “. Questo il principio su cui si fonda il “Rifugio Valdiflora” una struttura di accoglienza a 360° per cani sorta nel 2004 a San Quirico Pescia nel pistoiese e gestita da Diego Corradini. Passione e competenze ingegneristiche sono state messe a disposizione inizialmente per creare una pensione per cani e gatti con caratteristiche all’avanguardia. Da subito, per la tipologia delle strutture e per l’ubicazione, ha trovato il consenso degli amanti dei pet. “Crediamo che sia estremamente necessario – spiega Diego che dirige la struttura “ diversificare le nostre attività : non solo massima professionalità per l’assistenza dei cani, ma anche un’intensa attività di formazione e supporto alla Pubblica Amministrazione ad adempiere alle leggi vigenti e in continua evoluzione sia a livello nazionale che regionale”.

LA MISSION – Una struttura dunque che fonda la sua mission su due binari paralleli: da un lato fare del settore un’opportunità di crescita e sbocco professionale attraverso l’attività di formazione rivolta a esperti del settore che vogliono diventare addestratori cinofili, dall’altro una funzione sociale, educativa e culturale. Qui le famiglie sono supportate e accompagnate ad una migliore gestione del proprio cane, ad una più adeguata integrazione nel proprio nucleo familiare, anche ad esempio in caso di avvicinamento del proprio animale ad un bimbo neonato. Insomma il rapporto con l’animale diventa sempre più perno essenziale per lo sviluppo delle relazioni familiari, una sorta di “mediatore culturale”. E sempre più spesso anche con valore terapeutico, ne è un esempio l’impiego che la struttura fa dei cani per costruire una relazione con i bambini autistici attraverso la pet therapy.

IL MODELLO OPERATIVO – Per tutto questo opera all’interno della struttura, la Scuola Delfino, diventata un riferimento all’interno del settore cinofilo per l’alta qualità della formazione erogata e per la scientificità di metodo di insegnamento, riconoscibili nell’ambiente professionale di riferimento. Un modello operativo gestito da Clelia Consulting, società esperta di strategia, organizzazione e controllo che supporta la Scuola nella sua organizzazione, progetta e attua le strategie di comunicazione all’interno della Scuola e verso l’esterno, progetta il sistema di accreditamento dei docenti e di valutazione della qualità dei corsi di formazione. “Un caso di successo – dice la dott.ssa Fausta Tistarelli socia di Clelia – che vedrà importanti evoluzioni nella progettazioni di percorsi formativi con i nostri amici a quattro zampe in tutte le forme di educazione: civile, ambientale, fisica, didattica, sanitaria”. È cosଠche il rifugio diventa cosଠla prima azienda in Toscana nel settore a possedere sia l’accreditamento della Regione Toscana sia la certificazione ISO, ed è l’unica in Italia ad attuare anche la ˜Progettazione ed erogazione di servizi integrati alla persona e cinofili per la prevenzione primaria e secondaria nell’ambito della salute psicofisica e relazionale attraverso attività educative e ludico-motorie’.

CANE-UOMO-TERRITORIO: “Vorremmo che vivere con un cane fosse più semplice – aggiunge Diego – e vorremmo, persino, che i territori riuscissero ad organizzarsi meglio per poter accogliere le famiglie con i cani. Perciò, oltre a prenderci cura dei cani smarriti o abbandonati, ci mettiamo a disposizione per chi temporaneamente non può tenere con sé il proprio amico e, soprattutto, cerchiamo di prevenire l’abbandono e di creare occasioni che facilitino la convivenza tra uomini e cani”. “Sarebbe bello se non ci fosse più bisogno dei canili “ conclude Diego “ tanto che noi vorremmo diventare un ˜canile virtuale’, necessario solo nelle emergenze ma dedicato soprattutto a fornire servizi che valorizzino le potenzialità affettive e sociali di questa antica e preziosa amicizia”. Oggi collaborano con il Rifugio veterinari, medici, educatori cinofili, insegnanti di educazione fisica, e volontari uniti dal piacere di lavorare in coerenza con i loro sogni e per contribuire, nel loro piccolo, a prendersi responsabilmente cura del mondo animale che sempre più si intreccia con quello dell’uomo. Per tutte le info www.rifugiovaldiflora.it.

Agipress

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