DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

5 Gennaio 2016

NEVE – Cresce la preoccupazione, si chiede stato di calamità per la montagna toscana

Non bastano le nevicate delle ultime ore, il turismo invernale è in crisi. Le richieste di Uncem e Federfuni

AGIPRESS – FIRENZE – “Continuano le preoccupazioni per il turismo invernale sulle montagne toscane che in questo periodo dovrebbero essere nel pieno delle presenze con grandi affluenze di sciatori e amanti della montagna, e invece, come più volte sottolineato, la mancanza di neve sino ad oggi ha fortemente compromesso il settore”. CosଠIl Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani sulla situazione di difficoltà che sta interessando tutta la montagna Toscana. “Non bastano le nevicate delle ultime ore – ha aggiunto Giurlani – a risollevare una situazione ormai compromessa, ed è per questo che credo sia ancora più indispensabile il riconoscimento dello stato di calamità , l’auspicio è che la Regione Toscana da un lato e il Governo dall’altro si impegnino urgentemente per porre rimedio a questa insostenibile situazione e facciano il possibile per salvaguardare un settore che per la Toscana vuol dire non solo posti di lavoro ma anche attrattività , turismo e dunque sviluppo economico” – chiude Giurlani. Preoccupazioni condivise anche dal Presidente di Federfuni Italia Andrea Formento che chiede interventi urgenti e immediati a Governo e Regioni, in primo luogo la sospensione dei pagamenti degli oneri fiscali e previdenziali, delle tasse comunali e dei canoni demaniali con successiva rateizzazione. E anche la rimodulazione dei Mutui e dei contratti di Leasing in corso di ammortamento per tutte le aziende colpite dallo stato di Calamità Naturale. Federfuni chiede anche: – Attivazione degli ammortizzatori sociali per i dipendenti di tutte le aziende colpite dalla Calamità Naturale. – Rifinanziamento della Legge 140/99 -166/02 per le aziende del settore funiviario finalizzato alla copertura di parte delle spese relative a miglioramenti tecnologici, revisioni speciali, revisioni generali e/o sostituzione delle funi. Con l’auspicio che parte di tali fondi possano anche essere assegnati a supporto del reddito. – Specifiche iniziative volte ad una redistribuzione dei giorni di vacanza scolastici per l’anno in corso e per il futuro, per favorire l’avvicinamento dei giovani agli sport invernali e alla montagna. Per quanto riguarda gli anni scolastici futuri dovrà essere attentamente valutata la possibilità di inserire nel periodo di apertura delle scuole maggiori periodi in cui gli Istituti rimangano chiusi in inverno, come già avviene in diversi Stati europei, volti a favorire la fruizione delle vacanze sulla neve ed in montagna in generale. – Assegnazione alle Regioni a Statuto Ordinario del Contributo di 500.000,00 previsto dalla L.363/03 e finalizzato alla promozione della montagna e degli sport invernali.

Agipress

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