Fanfani all’attacco: no al pagamento della tassa e azzeramento dei vertici
AGIPRESS “ AREZZO “ E’ guerra aperta quella dichiarata dal sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, ai consorzi di bonifica. Per il primo cittadino i consorsi sono “territorialmente irragionevoli, politicamente inopportuni ed hanno profili di illegittimità costituzionale”. Fanfani non usa mezzi termini e agisce di conseguenza. Con quattro azioni amministrative e politiche. La prima: la richiesta di sospensione delle elezioni per gli organismi dirigenti del Consorzio. “Farò una domanda formale al Presidente della Giunta Regionale. Le elezioni costeranno una cifra consistente, soprattutto in questi tempi di crisi e mentre si procede verso l’azzeramento delle province”. La seconda: il Comune di Arezzo non pagherà la tassa. “Con il nostro Ufficio legale stiamo preparando l’atto di opposizione. Entreremo in causa con il Consorzio”. La terza: la restituzione del “differenziale” tra quanto pagato finora dai cittadini di Arezzo e quanto ottenuto, in termini di investimenti, in questo territorio. La quarta: a casa i vertici del Consorzio. “Ancora alla Regione chiederò la revoca dell’attuale Commissario perché ha dimostrato un’evidente ostilità nei confronti del Comune di Arezzo”, sottolinea Fanfani, che ricorda di essersi opposto a questo ente ancora prima della sua nascita: “Evidenziai alla Regione Toscana, in anticipo rispetto all’approvazione delle legge istitutiva, tutti i possibili rischi di questa scelta “ spiega il sindaco di Arezzo -. I risultati sono stati peggiori delle previsioni”- La tassa di bonifica? “In realtà siamo di fronte ad una nuova patrimoniale, ad una sorta di Imu. E il problema non è soltanto di illegittimità formale ma anche di scelta e di strategia politica nell’utilizzazione delle risorse”. Un po’ di numeri? I cittadini di Arezzo hanno pagato “approssimativamente 5 milioni in 5 anni” con una contropartita di investimenti, di 1,2 milioni di euro, investimenti, reclama Fanfani, nella programmazione dei quali “nessun nostro ufficio è stato coinvolto”. “Dovrebbe essere detto con chiarezza se il sistema dei consorzi di bonifica serve a sostenere il sistema delle produzioni agricole “ conclude Fanfani -. Se cosଠnon è e se l’obiettivo è quello di garantire la regimazione delle acque e la sicurezza idrogeologica, allora vogliamo decidere da noi senza strutture intermedie”.
Agipress