Il governo cancella la rata di settembre e si impegna a fare lo stesso per quella di dicembre. Le previsioni di copertura del mancato gettito. Gli altri provvedimenti
AGIPRESS “ ROMA – L’Imu sulla prima casa scomparirà . A sostituirla sarà la “service tax“. E’ questo il provvedimento più importante deciso nel consiglio dei ministri di ieri sera, mercoledଠ28. Oltre all’abolizione della tassa sulla casa sono stati previsti aiuti a cassintegrati ed esodati ma anche ai precari e alle giovani coppie. «Crediamo di aver fatto un lavoro importante. Il governo ha fatto un grande passo avanti e dimostra coesione e gioco di squadra”, è stato il commento del primo ministro, Enrico Letta.
Via dunque la prossima rata Imu, quella dovuta per il 16 settembre, e impegno politico alla cancellazione della rata di dicembre. Nasce la “service tax” abbinata alla Tares, la tassa sui rifiuti e sui servizi. L’imposta avrà due componenti: la prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre servizi urbani. La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario che dell’occupante.
Parte delle copertura di questa riforma sarà conseguenza del gettito derivante, sotto forma di Iva, dal pagamento immediato di altri 10 miliardi di crediti che le imprese vantano nei confronti della Pubblica amministrazione. Altre parti saranno coperte dalla riduzione della spesa pubblica e dalla tassazione del mondo dei giochi.
Il piano del governo prevede inoltre che alle banche vengano messi a disposizione oltre 2 miliardi di euro per l’erogazione di nuovi mutui sull’acquisto di una prima casa. E’ stato poi deciso di rifinanziare la cassa integrazione e di “chiudere la vicenda” degli esodati, quantificati in 6500.
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