Solo una minima parte delle commissioni ha rispettato i tempi. Per l’80% rimane appena una settimana, ma una su tre deve ancora terminare i colloqui
AGIPRESS – ROMA – “Dopo aver superato la selezione nazionale, in 7.351 su 11.542 sarebbero dovuti entrare in ruolo entro il prossimo 1° settembre. Ora, invece il Miur cambia i numeri e decide di assumere al ribasso, danneggiando 2.032 candidati idonei: nella primaria 1.161 idonei dovranno attendere almeno un anno; esclusi dalle assunzioni anche 266 della scuola dell’infanzia, 558 delle medie e 47 delle superiori. Situazione dunque di grossa confusione. Solo una minima parte delle commissioni ha rispettato i tempi” – è quanto rileva in una nota Anief l’Associazione Professionale Sindacale che aggiunge “per l’80% rimane appena una settimana, ma una su tre deve ancora terminare i colloqui: il Lazio si è già tirato fuori, in altre sette regioni non è stata realizzata nemmeno una lista definitiva dei vincitori”
Il concorso a cattedra per 11.542 nuovi docenti, bandito un anno fa dall’ex ministro Francesco Profumo, si sta trasformando in un calvario: dopo la sparizione di tantissime cattedre, conseguenza dei tagli agli organici, del dimensionamento degli istituti e del blocco del turn over, e l’esclusione di 2.032 vincitori di concorso, per via della riduzione del contingente nazionale attuata da Mef e Miur, ora i candidati idonei devono fare i conti col grave ritardo con cui si stanno concludendo le procedure: a una manciata di giorni da fine di agosto, che per legge è il termine ultimo per immettere in ruolo i nuovi docenti, sono infatti pochissime le regioni che hanno pubblicato le graduatorie definitive del “concorsone”.
Questo significa che dove non si farà in tempo, gli Uffici scolastici saranno costretti ad utilizzare gli idonei del vecchio concorso, quello bandito 14 anni fa. E nel caso non ve ne fossero più, dalle graduatorie ad esaurimento dei precari. Cosଠsi allunga ulteriormente la lista dei vincitori di concorso che dovranno attendere un anno, salvo ulteriori sorprese, per vedersi assegnare l’immissione in ruolo: i 7.351 nuovi docenti da assumere, cosଠcome aveva decretato un anno fa dal Miur, diventano un obiettivo impossibile da raggiungere.
Mentre il Miur continua a sostenere che “il 73% dei concorsi regionali é andato a buon fine”, attraverso le proprie sedi provinciali l’Anief ha verificato che le cose non stanno cosà¬: la stima del Ministero può essere considerata solo una proiezione. Per di più ottimistica. Perché in realtà la grande maggioranza delle procedure concorsuali è ferma alle graduatorie provvisorie. E una commissione su tre deve ancora terminare i colloqui finali o le valutazioni da assegnarvi. Con il risultato che, ad oggi, le graduatorie definitive che serviranno alle immissioni in ruolo si attestano tra il 15 ed il 20%.
I ritardi sono cosଠevidenti che alcuni Uffici scolastici regionali hanno messo le mani avanti, dichiarando la loro impossibilità ad utilizzare le graduatorie del concorso bandito nel 2012. Come il Lazio, che nelle ultime ore ha pubblicato la nota n. 22995, con cui ha comunicato che “non sarà possibile pubblicare alcuna graduatoria definitiva delle procedure concorsuali di cui al DDG 24 settembre 2012 n. 82” e che quindi le stesse, una volta definite, si presume nelle prossime settimane, “verranno utilizzate per l’immissione in ruolo che saranno effettuate per l’anno scolastico 2014/2015”.
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