Dopo la triste vicenda che si è verificata nel pratese
AGIPRESS – FIRENZE – “Sgomento e preoccupazione per le gravi vicende relative alla RSA di Narnali, ai familiari dei malati, vittime dei maltrattamenti, va tutta la nostra solidarietà “. CosଠAIMA Prato insieme a tutte le Sezioni AIMA della Toscana (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) commentano la triste vicenda che ha visto maltrattati gli anziani non autosufficienti nella RSA di Narnali a Prato.
“Al di là delle riflessioni sulla vicenda nel merito – affermano – della quale non intendiamo entrare fintato che le strutture competenti e la Magistratura non avranno fatto i giusti chiarimenti, vogliamo però rappresentare la nostra forte preoccupazione relativamente a possibili ‘effetti collaterali’. AIMA ha seguito, fin dall’apertura, il Centro Diurno Alzheimer, “La Casa di Narnali”, che ha sede nella stessa struttura della RSA di Narnali, realizzato nel quadro del Progetto Regionale Alzheimer avviato nel 1997-1998. Moltissime famiglie hanno usufruito del servizio, apprezzandone la qualità e l’efficacia, soprattutto per malati con gravi disturbi del comportamento. Il Centro Diurno ha sempre operato con una modalità “aperta”, consentendo la presenza dei familiari, in qualsiasi momento della giornata ed ha sempre risposto in pieno alla funzione terapeutico-riabilitativa, con il fine del contenimento dei sintomi comportamentali, del mantenimento delle funzioni e della qualità della vita. In questo contesto gli Operatori de “La Casa di Narnali” hanno dimostrato di aver acquisito, e a loro volta hanno trasmesso ai familiari, preziose competenze sul lavoro di cura, migliorando l’assistenza nell’ambiente familiare e preservando la dignità della persona in ogni fase della malattia. La triste recente vicenda dell’RSA di Narnali, emersa in questi giorni, potrebbe fare altri danni e ingiustizie; potrebbe, ad esempio, vanificare in un attimo i tanti anni di lavoro che, soprattutto grazie all’impegno e all’esperienza di Operatori competenti, hanno portato il Diurno Alzheimer “La casa di Narnali” ad essere una struttura di eccellenza e punto di riferimento, a livello regionale e nazionale. AIMA non vuole che l’esperienza e la professionalità acquisita nel Diurno di Narnali venisse, per un effetto di trascinamento, dispersa, mutilata e resa irrecuperabile, con un danno grave per i malati e le famiglie”.
“Serve in ogni caso “ aggiungono “ un importante percorso di innovazione dei servizi per la non autosufficienza e la Demenza. I fatti accaduti evidenziano l’esigenza, per tutti i servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali, di costruire i capitolati di appalto in modo da garantire la qualità del servizio, e di gestire le procedure di affidamento con modalità premianti su elementi qualitativi piuttosto che sull’offerta economica. È ormai irrinunciabile avviare, su tutto il territorio regionale, un percorso di riqualificazione dei moduli per disturbi cognitivi nelle RSA. Per quanto riguarda l’RSA di Narnali, che non ha un modulo per i disturbi cognitivi, sarebbe opportuno prevederne l’attuazione con personale formato ed adeguato supporto specialistico. I progetti di gestione dei servizi devono prevedere azioni, non opzionali, di formazione e supervisione professionale e psicologica degli operatori, che garantiscano la qualità di vita nell’ambiente di lavoro.
Intanto l’assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi annuncia che “sarà portato avanti il lavoro iniziato sui controlli nelle strutture sanitarie, rafforzando la qualità dei servizi inserendo nel pool dei controlli anche verifiche sul piano psicologico del personale che lavora all’interno delle RSA, al cui interno chiederemo che venga garantito uno psicologo”.
Come Associazione AIMA, sezione di Prato e Firenze “ affermano rispettivamente il Presidente Carla Chiodini e Manlio Matera – auspichiamo che si intraprendano presto scelte orientate a un servizio che sia veramente volto a salvaguardare la qualità di vita di tutte le persone coinvolte nel tema della non autosufficienza e Demenza siano essi gli stessi malati, che i familiari e gli operatori del settore”. “Bene che l’assessore Saccardi – aggiunge il Presidente Aima Firenze Manlio Matera – abbia prontamente annunciato provvedimenti a favore di una categoria, quella dei non autosufficienti, già particolarmente delicata, ora servono da parte di tutte le istituzioni politiche specifiche mirate con impegni a lungo termine”.
Agipres