DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

8 Maggio 2015

CULTURA – BURRI IN MOSTRA A PISTOIA NEL CENTENARIO DELLA NASCITA

Dal 9 maggio al 26 luglio l’esposizione a Palazzo Sozzifanti, con la Collezione Gori e le fotografie di Aurelio Amendola

AGIPRESS “ PISTOIA – Si inaugura sabato 9 maggio, alle 17.30, Pistoia, nel Palazzo Sozzifanti (e resterà aperta al pubblico fino al 26 luglio, dal martedଠal venerdଠdalle 14.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 18, ingresso 3 euro) la mostra “Burri e Pistoia. La Collezione Gori e le fotografie di Amendola”, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e curata da Bruno Corà , con opere della Collezione Gori, della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello e fotografie di Aurelio Amendola. A cento anni dalla nascita, molti Paesi – e su tutti gli Stati Uniti – renderanno omaggio al grande artista umbro che ha demolito e riconfigurato la pittura occidentale.

UN ANNIVERSARIO che Pistoia celebra non casualmente per prima in Italia con una grande mostra. Il Maestro, infatti, con la città toscana ebbe un particolare e amichevole rapporto, tuttora testimoniato dal Grande Ferro Celle, scultura progettata nel 1986 per lo spazio aperto lungo la strada che unisce Montale a Pistoia, nel punto di accesso alla Fattoria di Celle di Santomato, sede della Collezione Gori. Perfettamente inserita nell’ambiente circostante, la scultura, attraverso l’incrocio di ogive metalliche, dà origine a differenti inquadrature e punti d’osservazione del paesaggio.

IL PERCORSO ESPOSITIVO dell’esposizione presenta un nucleo significativo di lavori appartenente alla collezione di Giuliano Gori, grande amico di Burri fin dagli anni Sessanta, decennio in cui appaiono i “Legni” le “Combustioni”, i “Ferri”, le “Plastiche” che definiscono in modo emblematico il rapporto di Burri con ‘la materia’ da trasformare in pittura. Le opere in mostra sono affiancate da un ricco repertorio di fotografie di Aurelio Amendola, a lungo collaboratore e testimone dell’azione artistica del Maestro. L’immagine più celebre di Burri proviene proprio dall’obiettivo di Amendola: parte di una spettacolare serie di scatti delle “Combustioni” realizzate nell’atelier di Morra nel 1976. In mostra, oltre ai notevoli pezzi della collezione Gori, riferibili in gran parte agli anni Cinquanta, si potrà ammirare l’opera di rilevante valenza storica Sacco, del 1952, prestata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello. I Sacchi – considerati la risposta dell’arte italiana ai linguaggi dell’informale – rappresentano un pezzo importante della storia di Burri e dell’Italia dopo l’ultima guerra. La mostra sarà illustrata da un catalogo, con un saggio del curatore e testi di Giuliano Gori e Aurelio Amendola (Editore Gli Ori; 176 pp.; testo inglese a fronte).

Agipress

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