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11 Marzo 2015

Corretta educazione alimentare dipende da qualità della spesa, la APP Nuna è anche gluten free

Per accompagnare il consumatore dall’acquisto dei prodotti alimentari alla preparazione dei cibi secondo i principi della dieta mediterranea

AGIPRESS – FIRENZE – Anche un profilo gluten free per la App “Nuna” che accompagna il consumatore dall’acquisto dei prodotti alimentari alla preparazione dei cibi, secondo i principi della dieta mediterranea. Da oggi l’aggiornamento del navigatore nutrizionale prevede infatti anche un profilo gluten free, che facilita notevolmente la spesa di chi deve comprare alimenti “senza glutine”.

LA APP presentata nel maggio 2014 è il frutto di cinque anni di ricerche svolte da Alessandro Casini, professore associato di Gastroenterologia e nutrizione umana presso il Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica dell’Università di Firenze, e da Alessandro Tozzi, dirigente medico in Gastroenterologia dell’ Asl 11 di Empoli, fondatori di Nunacode srl, spin-off accademico dell’Università di Firenze. Nuna, disponibile gratuitamente su Apple Store e su Google Play Store per dispositivi mobili iOS e Android, si basa sul principio per cui una corretta educazione alimentare dipende dalla qualità della spesa. Il consumatore seleziona i prodotti alimentari fotografando il codice a barre, cliccando la voce all’interno di una lista già definita dal navigatore nutrizionale, o scrivendo il nome del prodotto nel campo “cerca”. Per ciascuna selezione Nuna, attraverso un algoritmo alla base del dispositivo, dà una risposta grazie a un apposito semaforo: se il colore è verde l’alimento risponde alle necessità nutrizionali del consumatore, giallo significa permesso con riserva, mentre con il rosso il cibo non è consigliato. Il colore del semaforo cambia in relazione alla composizione dell’alimento, ai prodotti già acquistati in un intervallo di tempo impostabile (3-6 mesi) dal consumatore o dal suo nucleo familiare. Alle indicazioni del semaforo circa la sanità e completezza della dieta, ora – con il nuovo profilo rivolto a chi ha intolleranze al glutine – si aggiungono altre tre possibili indicazioni per i cibi comprati: “senza glutine”, quando l’alimento ne è esente; “con glutine”, quando il cibo è da evitare; “pericolo glutine”, quando in alimenti che naturalmente non dovrebbero contenere glutine, l’assenza della sostanza non è certificata. “La spesa senza glutine, che deve escludere alcuni degli alimenti più comuni e insieme mantenere un apporto completo di nutrienti, implica un forte impegno di educazione alimentare “ spiegano Casini e Tozzi “ L’acquisto di cibi gluten free non è semplice sia per il tempo richiesto che per la comprensione, a volte difficile, delle etichette nutrizionali. Con questo nuovo profilo di Nuna vorremmo rendere più facili e rapide le scelte alimentari e favorire una spesa sempre più sana”.

Agipress

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