Ancora incertezze totali, insorgono associazioni e Comuni
AGIPRESS – FIRENZE – E’ una storia infinita quella dell’Imu per i terreni agricoli e montani, i contribuenti non sanno ancora se dovranno pagare la tassa il 26 gennaio. A far crescere la confusione, la notizia emersa di un’altra sentenza del TAR del Lazio che, a seguito di un ricorso di alcuni comuni siciliani, avrebbe concesso una nuova sospensiva del pagamento dell’Imu agricola fino al 4 febbraio. Insomma ora potrebbe essere il 4 febbraio la nuova scadenza per il pagamento relativo al 2014, ma il Governo non si esprime per ora, tanto che anche il consiglio dei ministri in programma oggi, dove era possibile decidere in merito, è stato rinviato al 28 gennaio. E le associazioni, i Comuni e gli agricoltori insorgono. “L’Imu è un prelievo insostenibile per gli agricoltori, in particolare per coloro che operano nelle aree montane, consigliamo ai nostri associati di non effettuare alcun versamento nell’attesa di un provvedimento correttivo da parte del Governo che sollecitiamo venga adottato tempestivamente” – comunica Cia Toscana che aggiunge “È iniquo il contenuto del provvedimento per gli agricoltori che operano nelle aree montane, oltre alla modalità di attuazione e di prelievo. È necessario superare l’attuale situazione di incertezza e confusione che interessa l’intero settore agricolo”. “Mi sento di dover chiedere fermamente al Governo – afferma il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani – di porre fine a questo balzello. Non si può ‘scherzare’ con le tasse, è bene che il Governo prenda subito una decisione che vada nella direzione di una definitiva eliminazione e un ritorno alle esenzioni per i territori montani secondo i classici criteri Istat. Ma una cosa è certa – aggiunge – serve chiarezza”. Sul caos imu interviene anche Pierandrea Vanni vicesindaco di Sorano, del direttivo regionale dell’Anci: “Alla fine a subire le conseguenze di una scelta scellerata come quella dell’Imu agricola saranno i cittadini. Non solo quelli costretti a pagare un balzello particolarmente odioso, visto che in certe zone colpirà pensionati e famiglie a basso reddito, ma tutti i cittadini. Perché il ministero dell’economia ha scippato ai Comuni, prima ancora che riscuotano l’Imu agricola, cifre presunte e con tutta probabilità assolutamente sovrastimate, con il risultato di creare già sui bilanci del 2014 situazioni di predissesto. Non mi piacciono le parole forti ma questa è davvero una vergogna” – aggiunge Vanni.
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