Presenti 42 stazioni di posta pneumatica per l’intercomunicabilità
AGIPRESS – Un ospedale costruito per eliminare gli sprechi energetici, risparmiando denaro pubblico e salvaguardando l’ambiente. In particolare, gran parte del fabbisogno ospedaliero è garantito da un impianto autonomo di cogenerazione e da più di mille pannelli solari a basso impatto ambientale, che riducono i costi rispetto al fabbisogno tradizionale fino al 35%.
Ma le attenzioni non finiscono qui. Uno speciale sistema di raccolta delle acque piovane alimenterà , per un valore di circa 10.000 metri cubi di acqua ogni anno, l’intero sistema degli scarichi sanitari e le esigenze irrigue della vegetazione dell’ospedale.
Al meglio della strumentazione chirurgica si affianca inoltre l’altissimo livello di informatizzazione, in grado di seguire il paziente in ogni momento e in ogni situazione (comprese la rianimazione e le aree ad alta intensità di cura) permettendo la disponibilità e l’elaborazione di dati, studi e confronti medici e statistici, praticamente in tempo reale.
Sul fronte dei servizi fanno invece il loro ingresso in ospedale speciali robot per la movimentazione intelligente di cibi e materiali. I robot sono in grado di tenere separati i materiali puliti da quelli usati o sporchi in modo autonomo, utilizzando in automatico percorsi e ascensori a loro dedicati. Particolarmente interessante anche la tecnologia che muove la posta leggera. Nelle aree ospedaliere sono presenti 42 stazioni di posta pneumatica per l’intercomunicabilità tra i diversi setting assistenziali e i vari servizi (laboratorio analisi, farmacie, centro trasfusionale, ecc¦). Per trasferire da una stazione all’altra referti, provette, medicinali, occorrono pochi minuti e saranno fondamentali nei momenti di emergenza e urgenza.
Ogni angolo dell’ospedale è completamente accessibile ai portatori di disabilità . Arredi e servizi igienici sono progettati per essere facilmente usati, secondo i più aggiornati standard in materia. Un vero e proprio fiore all’occhiello è però costituito dagli speciali percorsi tattili per ipovedenti. Grazie a un progetto fortemente voluto dalla Regione e studiato con le principali associazioni che rappresentano la disabilità , (con un protocollo sottoscritto in data 19 aprile 2013 tra le associazioni regionali dei disabili e l’assessore regionale al diritto alla salute), il nuovo ospedale riduce le barriere architettoniche.
Agipress