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26 Marzo 2025

Spoleto, uccide la moglie e poi tenta il suicidio

Il procuratore di Spoleto Claudio Cicchella

AGIPRESS – SPOLETO – Uccide la moglie e poi tenta il suicidio ma viene intercettato mentre si trova sul Ponte delle Torri e convinto a desistere dagli agenti di polizia che poi lo hanno condotto in commissariato e arrestato. E’ la triste fotografia dell’ennesimo femminicidio che si aggiunge alla lunga lista dei tanti, troppi casi analoghi verificatisi nel nostro Paese (già sette dall’inizio dell’anno). La vittima, Laura Papadia, 37 anni originaria di Palermo, viveva con il marito Nicola Gianluca Romita, 47 anni, originario di Milano, al quarto piano di un palazzo storico del centro spoletino. Secondo quanto trapelato finora (sul luogo dell’omicidio oltre gli investigatori della Squadra Mobile diretta dalla dottoressa Ghizzoni, il pm Alessandro Tana, il procuratore Claudio Cicchella e il medico legale Eleonora Mezzetti) la donna, che era vicedirettrice in un supermercato cittadino dove i colleghi l’hanno attesa inutilmente questa mattina, sarebbe morta per soffocamento o strangolamento. Il suo cadavere infatti sarebbe stato trovato nella stanza da letto privo di tracce di sangue. Ad allertare le forze dell’ordine con una telefonata al 112 in cui avrebbe confessato l’omicidio, lasciando intendere pare le sue intenzioni suicide, sarebbe stato lo stesso Romita, rappresentante di vini per un’azienda di Spoleto. I due erano sposati da sei anni. Non avevano figli. Romita, che ha avuto un precedente matrimonio, avrebbe contattato anche l’ex moglie al telefono confidandole l’accaduto. La comunità spoletina è sotto shock per l’accaduto. I colleghi della vittima, che hanno più volte tentato inutilmente di contattarla nella mattina non vedendola arrivare al lavoro, avrebbero riferito di non sapere molto della vita privata della donna che aveva assunto da un paio di anni l’incarico dirigenziale nel supermercato spoletino, chiuso nel primissimo pomeriggio in segno di lutto. Papadia aveva salutato nella tarda mattinata di martedì i dipendenti del punto vendita dando appuntamento loro appunto a questa mattina. Il marito invece pare avesse parlato di qualche problema in famiglia con i colleghi di lavoro senza però specificare quale. Le indagini ora dovranno appurare l’ora della morte e le esatte modalità con cui è stata uccisa Laura Papadia. Quello di ieri a Spoleto è il secondo femminicidio avvenuto in Umbria dall’inizio dell’anno (lo scorso gennaio a Gualdo Tadino Elisa Stefania Feru, 29 anni, operatrice sosciosanitaria al Serafico di Assisi è stata uccisa con un colpo di pistola dal marito Daniele Bordicchia, 38 anni, guardia giurata che poi, con la stessa arma, si è tolto la vita. Si erano sposati pochi mesi prima).
D. Miliani

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