DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

19 Febbraio 2025

A Firenze il convegno dei massimi esperti della Cardiologia Italiana

AGIPRESS – FIRENZE – I massimi esperti della Cardiologia Italiana si sono dati appuntamento a
Firenze dove il 21 e il 22 febbraio si svolgerà, presso il Teatro del Maggio, la 4a Conferenza
Nazionale del Club delle UTIC ANMCO, un convegno dedicato ai cardiologi e a tutti gli specialisti
delle aree critiche ospedaliere che nel corso di questi quattro anni si è consolidato come l’evento
più atteso dell’ambito della Cardiologia di Area Critica.
Questo appuntamento si conferma un momento di grande importanza per la crescita culturale di
tutti i professionisti ospedalieri impegnati nell’area dell’emergenza-urgenza cardiovascolare. La
Conferenza Nazionale è parte di un più ampio progetto strategico finalizzato a favorire una
progressiva crescita delle competenze clinico-assistenziali di tutti i medici e gli infermieri che già
lavorano nelle UTIC, ovvero nelle aree critiche del Servizio Sanitario Nazionale. Particolare
attenzione verrà posta su contenuti scientifici interdisciplinari e interprofessionali, che siano di
effettivo valore nel cammino professionale di tutti gli operatori coinvolti in area cardiologica.
La Conferenza è stata progettata in modo da fornire non solo concetti teorici ma anche
competenze pratiche, infatti le sessioni di simulazione degli anni precedenti sono state tra le più
partecipate. Altro obiettivo del Club delle UTIC ANMCO è quello di rafforzare la rete di
professionisti che lavorano quotidianamente nelle UTIC con interazioni attive e costanti, pronti a
ridefinire gli standard di cura e condividere le buone pratiche della medicina cardiovascolare
dell’Area Critica.
Il risultato atteso per i partecipanti alla 4a Conferenza Nazionale del Club delle UTIC e ai
programmi del Club delle UTIC è di formare specialisti in grado di stratificare precocemente e
trattare i diversi fenotipi di shock, l’insufficienza cardiaca acuta e tutte le condizioni di alta
complessità come la sindrome post arresto cardiaco, la disfunzione del ventricolo destro,
l’ipertensione polmonare, le aritmie con compromissione emodinamica, la multi-organ failure.
Il prof. Fabrizio Oliva – Presidente ANMCO e Direttore Cardiologia 1 dell’Ospedale Niguarda di
Milano ha dichiarato: “La Conferenza Nazionale del Club delle UTIC costituisce una ineludibile
occasione di confronto, discussione ed approfondimento volta all’innovazione della medicina
cardiovascolare nell’emergenza-urgenza. In questo contesto vari esperti si confronteranno per
ottimizzare i percorsi dei pazienti in modo da offrire la cura giusta al momento giusto e garantire
l’equità di accesso.”
“Tra i diversi temi trattati – continua il prof. Oliva – parleremo della prevalenza, drammaticamente
in aumento, di due importanti fattori di rischio metabolici, diabete e obesità, che determina un
importante impatto in termini di malattie cardiovascolari e malattia renale cronica; si configura
quella che viene definita la sindrome cardio-renale metabolica. La semaglutide, un farmaco
agonista del recettore del GLP-1, sta emergendo come un importante agente terapeutico nella
gestione del continuum cardio-renale metabolico. Inizialmente sviluppato per il controllo glicemico
nel diabete mellito di tipo 2, oltre alla regolazione del glucosio ha dimostrato di ridurre gli eventi
cardiovascolari avversi maggiori, in particolare nei pazienti sovrappeso, obesi, ad alto rischio
cardiovascolare; si è inoltre dimostrato promettente nel migliorare gli esiti renali, rallentando la progressione dell’albuminuria e riducendo il rischio di malattia renale cronica nelle persone
diabetiche”.
La 4a Conferenza Nazionale del Club delle UTIC ANMCO, sarà anche l’occasione per rappresentare
i tratti salienti delle principali novità in tema di gestione e trattamento dell’ipercolesterolemia,
che rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare.
Il prof. Furio Colivicchi – Past President ANMCO e Direttore Cardiologia Clinica e Riabilitativa
dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma – ha sottolineato: “L'ipercolesterolemia rappresenta una
condizione determinante nello sviluppo e nella progressione delle malattie cardiovascolari. Ridurre
tempestivamente ed efficacemente le concentrazioni ematiche del colesterolo riduce il rischio di
infarto miocardico e ictus. Gli anticorpi monoclonali inibitori della proteina PCSK9 sono i farmaci di
maggiore efficacia nel ridurre livelli del colesterolo. Questi farmaci rappresentano la più
importante innovazione nel trattamento delle malattie cardiovascolari negli ultimi anni. Purtroppo,
ancora molti pazienti non accedono a questa terapia in tempi adeguati al loro livello di rischio. È
necessario che tutti i pazienti con evidenza di danno cardiovascolare accedano in tempi certi alla
terapia con PCSK9 inibitori al fine di cambiare in meglio il loro destino clinico”.
La prof.ssa Serafina Valente – Direttore Cardiologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese
– ha concluso: “La diffusione capillare delle competenze “intensive” dei professionisti di Area Critica
cardiovascolare è alla base della realizzazione della RETE delle UTIC. Il modello di lavoro in rete ha
portato la cardiologia italiana all’eccellenza nel trattamento dell’infarto miocardico acuto con la
realizzazione della “Rete tempo dipendente dell’infarto” che è diffusa capillarmente su tutto il
territorio italiano; sempre dal lavoro in Rete delle UTIC è partita la più importante ricerca clinica
della cardiologia italiana sull’infarto miocardico “Studi GISSI”. Pertanto il modello che proponiamo
di “RETE delle UTIC” è per noi imprescindibile al fine di garantire il trattamento più idoneo delle
urgenze/emergenze cardiologiche a tutti i cittadini, indipendentemente dall’ospedale di primo
ricovero. Ma il concetto di “RETE delle UTIC” deve essere più ampio, non limitato all’assistenza, ma
deve prevedere la “Rete dei professionisti” mediante un continuo passaggio di informazioni e
formazione tra tutti gli specialisti dell’Area Critica e il coinvolgimento di tutte le UTIC in progetti di
ricerca clinica centrati sul cardiopatico critico.”

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