AGIPRESS – FIRENZE – Due giorni di simposio nazionale come occasione di scambio e condivisione strategie coordinate di welfare culturale, a partire dai programmi che i musei dedicano alle persone con demenza e a chi se ne prende cura. L’evento “I Musei Italiani per la Demenza” (4-5 gennaio presso il Museo degli Innocenti di Firenze) ha origini proprio dall’esperienza che ha visto la Regione Toscana pioniera negli anni, nel favorire e regolamentare questo particolare tipo di fruizione museale inclusiva e modulata su bisogni speciali. E’ attivo infatti in Toscana il sistema dei ‘Musei Toscani per l’Alzheimer’, che consente di usufruire della guida di persone esperte e di visite concepite proprio per le persone che soffrono di questa malattia degenerativa. La Giunta regionale, con la delibera n.1269 del 6 novembre 2023 (‘Caratteristiche dei programmi museali dedicati alle persone con demenza’), frutto del lavoro congiunto tra le direzioni Beni e attività culturali e Sanità, welfare e coesione sociale, ha stabilito i criteri per l’accreditamento dei musei e le caratteristiche per far parte della rete. Le persone con demenza e i loro caregiver in Toscana, sottolinea la delibera, “sono al centro di un progetto di welfare generativo che coniuga attività culturali, bisogni sociali e bisogni sanitari, per rispondere in maniera innovativa alle necessità delle persone e delle famiglie”. E’ in quest’ottica e con queste priorità che la Regione interviene alla due giorni di simposio nazionale dei ‘I Musei Italiani per la Demenza’.
“Un appuntamento importante – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -che mette al centro dell’attenzione un tema delicato e complesso; ma anche un’opportunità per riflettere su come l’arte e la cultura possano diventare strumenti potenti per migliorare la qualità di vita delle persone affette da demenza e dei loro familiari. Il Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer è stato pioniere in questo percorso, dimostrando come i musei possano trasformarsi in luoghi di inclusione e benessere per tutti. Il riconoscimento da parte della Regione Toscana delle proposte museali tra le prestazioni previste per la cura delle persone con demenza rappresenta un passo avanti fondamentale e un segnale chiaro di come le politiche culturali possano e debbano integrarsi con le politiche sociali e sanitarie, in modo da costruire una rete di servizi sempre più completa e rispondente ai bisogni dei cittadini. Questo Simposio nazionale rappresenta dunque un momento di confronto e di crescita per tutti”.
Secondo l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, che è intervenuta durante la prima giornata di lavori, “si parla molto in generale di welfare culturale e noi siamo più che mai impegnati su questo connubio tra cultura e sociale. La cultura infatti è un elemento importantissimo per migliorare la qualità della vita e anche la salute. Il Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer è una concretizzazione di questo principio, perché a tutti effetti questi luoghi, che sono circa 60 in Toscana tra musei e biblioteche, costituiscono uno strumento di welfare dedicato alle persone con demenza e ai loro caregiver, con parametri adeguati e operatori appositamente formati per accogliere persone con un grave cambiamento del proprio quadro cognitivo in atto. Anche in situazioni di grave decadimento è infatti dimostrato come si possano ancora provare emozioni proprio nei luoghi della cultura”. “Vorrei infine ringraziare – ha concluso Spinelli – i colleghi del settore attività culturali della Regione Toscana, con la direttrice Elena Pianea, per l’importante lavoro che stiamo portando avanti insieme su questi temi, legati all’Alzheimer, ma anche più generale a tutto ciò che concerne il welfare culturale”. AGIPRESS