Il commento di MARCELLO MANCINI
Fra qualche giorno, il 19 gennaio, sarà un quarto di secolo che Bettino Craxi è morto. La storia, come spesso succede, sta piano piano scalzando la cronaca e l’opinione comune sull’ex leader socialista non è più così rabbiosa come fino a qualche tempo fa. I principali protagonisti se ne stanno andando e chi è rimasto, arrotonda il proprio giudizio acuminato, quando addirittura lo cambia diametralmente. L’Italia arriverà alla conclusione, prima o poi, che Craxi, esiliato e bistrattato in vita, è stato uno dei più grandi statisti nella nostra storia. E forse avrà ragione. L’epoca craxiana è stata ricoperta di fango subito dopo il crollo della cosiddetta Prima repubblica: sentenza frettolosamente emessa, perché in Italia si fa così. Voltare la gabbana nei confronti di chi è caduto in disgrazia è un’abitudine nazionale, che solo il tempo (tanto tempo) rimette a posto. Leggi tutto…