AGIPRESS – ASSISI – “Un ragazzo dei nostri tempi, appassionato di natura, sport e tecnologia, ma profondamente radicato nei valori spirituali. La frase ‘Tutti nasciamo originali, tanti muoiono fotocopie’ riassume la visione di Carlo, che ha vissuto la sua breve vita con autenticità e dedizione”. Così monsignor Domenico Sorrentino vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e Foligno ha descritto il giovane morto a 15 anni, sepolto ad Assisi per sua volontà (già Beato e che a breve verrà nominato Santo) e in tutto il mondo ormai noto come il Patrono di Internet cui è dedicato il suo libro ‘Carlo Acutis sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi – Originali non fotocopie’. “Si tratta, ha spiegato il religioso, di un’opera che esplora la vita e la spiritualità di Carlo Acutis.
Un libro in cui ho voluto mettere in luce il legame profondo tra Carlo e la città di Assisi, dove è sepolto nel Santuario della Spogliazione”. Scorrendo le pagine del volume (Edizioni Francescane), che è stato presentato nel salone d’onore del Palazzo regionale a Perugia, si scoprono episodi significativi della vita di Carlo, inclusa la sua beatificazione nella Basilica Superiore di San Francesco e il miracolo attribuito alla sua intercessione, la guarigione di una giovane del Costa Rica. A parlare, insieme all’autore di Carlo Acutis, il professor Marcello Signorelli, ordinario di politica economica e direttore del Dipartimento di Economia all’Università degli studi di Perugia, padre Francesco Piloni, ministro provinciale dell’Ordine dei frati Minori di Umbria e Sardegna e la giornalista Marina Rosati, che ha moderato l’incontro e la neo presidente della Regione Stefania Proietti. Quest’ultima ha richiamato la positività di Carlo, legandola al disorientamento adolescenziale: “Penso sempre ai tanti giovani che, in Assisi, con il loro entusiasmo si riversano nella piazza di una città che parla di come accogliere. Nell’anno del Giubileo e non solo, il tema dell’accoglienza diventa per noi fondamentale”. L’opera si chiude con un’appendice che include una preghiera composta dall’autore per la canonizzazione di Carlo, prevista per il prossimo 27 aprile.
D. Miliani
AGIPRESS