La manifestazione, riservata agli studenti, si svolge a La Spezia. Gli eventi fino al 5 luglio, al Centro ricerche della Nato
AGIPRESS “ FIRENZE “ Anche l’Università di Firenze in gara per i robot sottomarini. Un suo team, infatti, partecipa alla competizione europea di robotica sottomarina, riservata agli studenti, Sauc-e 2013 (Student Autonomous Underwater Vehicle Challenge “ Europe). L’avventura è cominciata oggi e durerà fino al 5 luglio a La Spezia, al Centro di ricerche marittime della Nato (Sto-Cmre, Science and Technology Organization “ Centre for Maritime Research and Experimentation) che ospita la manifestazione. Otto equipaggi di 7 Università metteranno in acqua i veicoli sottomarini da loro progettati e costruiti per svolgere, in modo autonomo, prove di abilità e cimentarsi in percorsi stabiliti dal regolamento di gara.
Il team fiorentino, composto esclusivamente da 15 studenti della Scuola di Ingegneria ha costruito un veicolo chiamato FeelHippo. Progettato da zero, facendo tesoro dell’esperienza accumulata durante la gara dello scorso anno – a cui Unifi a partecipato per la prima volta con il robot Turtle – FeelHippo è stato realizzato con il contributo di Ecm spa di Pistoia. E’ un veicolo modulare basato su una struttura portante in alluminio (costruita su progetto degli studenti dall’azienda Stern progetti srl) che consente di avere una estesa superficie trasparente in plexiglass. Una delle innovazioni maggiori è la presenza di un modem acustico a bordo, prodotto da AppliCon srl, utilizzabile per la comunicazione in navigazione subacquea.
Oltre all’Università di Firenze, sarà in gara solo un altro team italiano, quello dell’Università Politecnica delle Marche. Le altre concorrenti sono l’Ensta Bretagne, l’Università di Cambridge, l’Università de Las Palmas de Gran Canaria, l’Università del West England, l’Heriot-Watt University di Edimburgo. Con il gruppo di questa Università il team fiorentino è “alleato” per sostenere una delle sfide della competizione 2013, che prevede una missione in cooperazione con un secondo veicolo.
Agipress