AGIPRESS – I ricordi, gli insegnamenti, i valori appresi durante il periodo universitario che ha influenzato l’intero suo percorso professionale. L’amministratore delegato del Gruppo FS Stefano Donnarumma è tornato all’Università di Salerno, tra i cui banchi si è laureato in Ingegneria Meccanica nel 1993. E lo ha fatto in occasione di uno degli eventi organizzati dall’ateneo per celebrare i suoi ottant’anni di storia. Una giornata particolare per l’ex studente Donnarumma, premiato con un riconoscimento speciale per i traguardi raggiunti durante la sua vita professionale. A ricevere il premio anche Raffaele Gigantino, country manager Google Cloud Italia ed Elio Schiavo, AD di TIM Enterprise. Durante l’evento Donnarumma si è raccontato agli studenti che lo hanno incalzato con loro domande sul suo passato da studente della Facoltà di Ingegneria dell’ateneo salernitano e sul suo presente da dirigente d’azienda. “L’esperienza universitaria -ha confidato Donnarumma – mi ha insegnato a sviluppare tre qualità: innanzitutto quella della capacità d’approfondimento. Ai miei tempi non c’era il web e le ricerche si svolgevano sui testi dove si dovevano incrociare le fonti, scendere davvero a fondo delle questioni e capire l’origine dei fenomeni. Altra qualità che l’esperienza universitaria mi ha lasciato in eredità – ha proseguito l’AD di Ferrovie – è stata lo sviluppo del senso di comunità. In facoltà gli studenti costituiscono una comunità sotto varie forme che ti insegna la collaborazione e il dialogo. E poi altra qualità che ho imparato negli anni universitari è stato il valore dell’ambizione, quella pura e bella di un ragazzo il cui intento più grande era quello di essere un giorno chiamato “ingegnere”.
Un sogno realizzato da giovane che ha aperto le porte a una carriera che ha visto l’ingegner Donnarumma alla guida di primarie realtà industriali del Paese. Ma attenzione, ha spiegato l’AD di FS, “la carriera la fa chi nella vita si dedica alle cose che più piacciono, non chi la programma”. Alla base di tutto, insomma, c’è la dedizione, la passione e ovviamente il talento che è “quella cosa riconosci quando qualcosa ti riesce facile, bene e ti appassiona”. E a proposito di passione agli studenti Donnarumma offre un consiglio: “imparate tutto ciò che potere imparare, studiate non solo per fare l’esame, ma per acquisire conoscenza e cercate di capire cosa vi piace di più”.
Nelle sue risposte agli studenti, poi, Donnarumma ha anche parlato dei valori utili nella gestione dei team e delle organizzazioni complesse. Primo fra tutti, quello del saper delegare. “Nel senso di credere che una persona, un tuo collaboratore, un tuo collega sia quello giusto per fare una determinata cosa, di affidare e quindi affidarsi”, ha spiegato Donnarumma, secondo cui la leadership si esercita “facendo da guida, cercando di organizzare al meglio le cose, comunicando bene, facendo sentire le persone partecipi di un qualcosa. Il mio stile di leadership è quello sempre di portare a bordo gli altri, dando la possibilità di essere ascoltati”. E in tutto questo processo per l’amministratore delegato di FS al centro c’è la libertà di poter sbagliare, “lasciando che le persone facciano i loro errori, in modo da potere poi capire come aggiustare le cose e apprendere sempre più da tutto questo”. AGIPRESS