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11 Ottobre 2024

Logistica, sviluppare un’unica lingua europea

AGIPRESS – Padova, in questi giorni, è la capitale europea della logistica. Fino all’11 ottobre, presso lo spazio fieristico della città veneta, è in scena Green Logistic Expo, manifestazione giunta alla terza edizione che punta a far dialogare operatori logistici e mondo della produzione. In questo contesto, naturalmente, non può mancare il trasporto merci che, in un appuntamento chiamato “Mercintreno” promosso dall’Associazione Fermerci, ha cercato di evidenziare e dibattere su come poter migliorare questo comparto del settore trasporti. «Per rilanciare il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo – ha spiegato Annita Serio, project manager di Mercintreno – bisogna accelerare sull’intermodalità facendo connessione tra traporto ferroviario, porti e aeroporti».

Un punto di vista quello della collaborazione sposato anche da Sabrina De Filippis, amministratore delegato di Mercitalia Logistics, presente all’evento. «Il dialogo costante con tutti gli attori in campo è fondamentale per sviluppare un’unica lingua europea della logistica – ha affermato. – Ormai ci muoviamo in un settore che va oltre i confini nazionali: il nostro mercato domestico è l’Europa, abbiamo nuove infrastrutture europee come i corridoi Ten-t, i nostri macchinisti devono avere una patente europea e quando parliamo di digitalizzazione parliamo di qualcosa che opererà su base europea. In questo contesto dobbiamo avere un ruolo importante in Europa per il rilancio del settore. Perché la logistica muove l’economia dei territori e, di conseguenza, l’economia del Paese».

Per rendere il trasporto merci su rotaia ancora più performante la strada del confronto sembra, quindi, imprescindibile. A capirlo sono anche Rete Ferroviaria Italiana, PWC (network con oltre 364.000 professionisti in tutto il mondo, impegnati a garantire qualità nei servizi di revisione, di consulenza strategica, legale e fiscale alle imprese) e Ricerca sul Sistema Energetico (società indirettamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) che, in collaborazione con Fermerci, hanno messo in campo un piano strategico elaborando un documento tecnico d’intesa in grado di mettere in fila le esigenze del comparto ferroviario di ultimo miglio. «Nella Carta che abbiamo elaborato, vogliamo sviluppare proposte di soluzioni tramite interventi normativi e tecnici – ha dichiara Clemente Carta, presidente di Fermerci – occorre infatti rifinanziare la legge del 2017, all’articolo 47, che dà la possibilità al gestore dell’infrastruttura di lavorare su questo ultimo miglio».

AGIPRESS

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