AGIPRESS – Mentre gli attori raccolgono applausi, c’è chi lavora nell’ombra per rendere le scene d’azione indimenticabili. Rocco è uno di loro, uno stuntman che ha dedicato la vita all’azione sul grande schermo, senza la stessa notorietà. “Non ho scelto di diventare stuntman; è successo. Con un background in scherma e aspirazioni teatrali, non pensavo di essere adatto”, dice Rocco. “Non esiste un Oscar per gli stuntman, eppure il nostro lavoro è fondamentale”. Le sfide sono molteplici: adattarsi a stili di combattimento diversi, condizioni estreme, esigenze dei registi. Mentre gli attori ricevono elogi e riconoscimenti, Rocco e i suoi colleghi restano dietro le quinte, essenziali ma invisibili. “Il rapporto con gli attori è buono, ma la visibilità resta a loro. Non cerchiamo fama; vogliamo rendere credibile ciò che si vede sullo schermo”, spiega. Nonostante paghe apparentemente alte, il lavoro è irregolare e richiede continui investimenti in formazione.
La passione spinge Rocco a continuare, anche se il pubblico spesso ignora chi c’è dietro le scene più emozionanti. Forse è tempo che l’industria riconosca il valore degli stuntman, dando loro la visibilità che meritano.

Federico Di Bello

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