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12 Settembre 2024

Gli italiani mettono al primo posto tra i valori la famiglia

AGIPRESS – ROMA – L’onestà, anzitutto. Poi il rispetto degli altri, quindi la famiglia, seguita dal rispetto delle regole e dallo spirito di generosità. Sono i principali valori che gli italiani dichiarano di aver ricevuto dalla famiglia e reputano cardine nella propria vita. Quando poi si chiede loro di sceglierne uno prevalente su tutti, gli italiani indicano al primo posto la famiglia (25%) seguito di poco dall’onestà (23%). E, a prescindere da quale sia quello più importante, la quasi totalità degli abitanti del Belpaese (97%) è concorde nel dichiarare che ci sono sicuramente valori tramandati dalla famiglia che si sono rivelati fondamentali nella propria vita. Quando si parla, poi, di valori scoperti sulla base della personale esperienza, nel corso della propria vita, emergono le nuove sensibilità, traccia del cambiamento culturale più recente: la parità di genere e il rispetto della natura sono entrambi al 23%, seguiti da cultura e conoscenza (22%), amicizia e rispetto del diverso (entrambi al 19%). Questo quadro emerge dall’indagine “Valori, donazioni e lasciti solidali” realizzata da Walden Lab-Eumetra per il Comitato Testamento Solidale su un campione rappresentativo di italiani di 25+ anni (circa 46,5 milioni, in base ai dati Istat). I risultati della ricerca sono stati presentati a Roma, nell’ambito dell’evento dal titolo “Lascito Solidale – Un ponte tra passato e futuro” organizzato dal Comitato Testamento Solidale, con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato, in occasione della Giornata internazionale del Lascito Solidale, che ricorrerà il prossimo 13 settembre.

Un panel di esperti ha fatto il punto sullo stato della solidarietà in Italia a partire proprio da quanto emerso dall’indagine. Nella prima parte dell’evento, in cui sono stati presentati i risultati della ricerca “Valori, donazioni e lasciti solidali”, sono intervenuti Rossano Bartoli, Portavoce del Comitato Testamento Solidale; Paolo Anselmi, Fondatore e Presidente di Walden Lab e Docente di Marketing Sociale presso l’Università Cattolica di Milano e Flavia Fiocchi, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Notariato per il sociale. Nella seconda parte, durante il talk “Lascito solidale: Un ponte tra passato e futuro”, sono intervenuti Emanuela Di Pietro, Presidente del Comitato Testamento Solidale; Luca Vallario, Psicologo, Psicoterapeuta, Didatta Collegio Europeo di Scienze Psicosociali (ECOPSYS) – Napoli e Docente Associazione per la Ricerca in Psicoterapia Cognitivo Interpersonale (ARPCI), Roma e Paolo Apolito, Antropologo, Università Roma Tre. L’evento è stato moderato della giornalista Francesca Romana Elisei.

LA FAMIGLIA SALDAMENTE AL VERTICE DELLA PIRAMIDE VALORIALE DEGLI ITALIANI
La famiglia, cellula costitutiva della società italiana, si conferma inamovibile dal vertice della piramide: è il primo tra i valori che gli italiani dicono di aver ereditato ed è prima anche nel ruolo di tutela e promozione dei valori stessi per il 75% degli italiani, che la reputano il soggetto che più si sta impegnando in questa missione. Subito dopo la famiglia, troviamo il Terzo Settore insieme alla scuola, entrambi al 65%. La gerarchia dei valori cambia poco anche se si pensa a quelli da trasmettere ai discendenti e alle future generazioni: nelle prime cinque posizioni ritroviamo l’onestà (39%), il rispetto degli altri (36%) e, ancora, la famiglia (30%), seguiti dal rispetto delle regole (22%) e dalla generosità (21%). Una menzione speciale per la gentilezza, che viene riconosciuta come valore ricevuto in eredità dal 14%, scoperto con l’esperienza dal 17% e da tramandare ai posteri dal 19%, attestandosi così come l’unico valore in crescita nelle tre domande, segno della percezione di una carenza di questo valore nella società contemporanea. Se si chiede poi agli italiani, quale simbolo del nostro mondo vorrebbero lasciare a chi verrà dopo di noi, mentre 6 su 10 non riescono a indicare un oggetto che rappresenti i valori importanti, tra coloro che rispondono – il 41% – è elevato il numero di coloro (108) che fanno riferimento a un valore o a una qualità e non ad un oggetto/prodotto: il rispetto, l’onestà, la pace, la sincerità, la conoscenza, l’unità della famiglia, la libertà, l’amore tra i più citati. Ma c’è anche chi cita un oggetto “materiale”: tra i più gettonati, libri, elementi naturali come alberi e fiori, la casa di famiglia, un simbolo religioso come un crocefisso o un testo sacro, oggetti con un elevato valore simbolico (la bandiera italiana, la Costituzione/il Codice Civile, il fazzoletto scout…) o con un valore affettivo/familiare (un orologio, un bracciale, un quadro). AGIPRESS

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