DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

13 Agosto 2024

LE OLIMPIADI SONO ANCORA UN SIMBOLO DI UNITA’ ?

Il commento di Marcello Mancini

I Giochi olimpici hanno rappresentato da sempre una parentesi del mondo. Per due settimane, ogni quattro anni, gli accadimenti non sportivi si prendevano una pausa per consentire che si svolgessero le esibizioni millenarie. Nell’antica Grecia, veniva proclamata una tregua tra le diverse città che partecipavano ai Giochi, che in quel periodo si impegnavano a dimenticare inimicizie e conflitti. Quando, in epoca moderna, i conflitti politici irruppero sul poligono di gioco, spezzando in qualche modo i cinque cerchi simbolo di pace e fratellanza, come nel 1972 a Monaco con la strage degli atleti israeliani da parte di un commando palestinese, si ebbe l’impressione di una intrusione che avrebbe cambiato i Giochi per sempre. Quel massacro profanò la loro eccezionalità. Le Olimpiadi di Parigi non si sono sottratte al nuovo corso della Storia. Non so se saranno ricordate per le transizioni di genere, o per il tentativo illusorio di imporre un messaggio ecologico, facendo gareggiare i nuotatori nella Senna, che poi alla fine è diventato una dichiarazione di resa dell’uomo di fronte all’ambiente inquinato. Si dirà che una manifestazione planetaria come le Olimpiadi, oggi non può più isolarsi dalle piaghe che dividono l’umanità, e nessuno ha più la forza o il potere di elevare la kermesse olimpica al di sopra di tutto e di tutti nel nome di Olimpia. Probabilmente è una evoluzione naturale della specie olimpica e magari è anche un inevitabile risvolto positivo, perché consente di conservare la vitalità dello sport. Il dualismo è questo: i Giochi devono (o possono?) essere un’isola asettica, non contaminata cioè dai problemi del mondo, o è giusto che ne assorbano l’essenza perché è proprio di questo che si nutre la loro modernità? Se ammettiamo che sia giusto che le gare sportive non si voltino dall’altra parte di fronte alle contraddizioni che percorrono la società attuale, dobbiamo riconoscere anche il rischio che le contrapposizioni ideali possano alterare quegli elementi di unità e pace che, almeno nell’immaginario, tengono accesa la fiaccola di Olimpia.

AGIPRESS

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto