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8 Luglio 2024

I giovani italiani tra i più informati dell’UE sui cambiamenti climatici

AGIPRESS – La lotta ai cambiamenti climatici presuppone un’azione collettiva — da parte di governi, istituzioni, imprese e privati. Affinché ognuno di noi possa compiere scelte informate è fondamentale una buona comprensione della sfida climatica. La sesta edizione dell’Indagine della BEI sul clima testa la comprensione del fenomeno da parte del pubblico concentrandosi sul grado di conoscenza in merito a tre aspetti principali: definizioni e cause, conseguenze, soluzioni. Gli intervistati hanno risposto a 12 domande e il loro livello di conoscenza è stato valutato su una scala che va da un minimo di 0 a un massimo di 10. Grazie agli oltre 30 000 intervistati in 35 paesi, tra cui gli Stati membri dell’UE, il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone, l’India e il Canada, l’Indagine della BEI sul clima fornisce indicazioni preziose sulla generale comprensione dei cambiamenti climatici da parte dei cittadini.

Con un punteggio di 6,41/10 gli italiani si collocano al 16° posto tra i 27 Stati membri dell’Unione europea, quindi leggermente al di sopra della media dell’UE.La classifica è guidata dalla Finlandia con 7,22/10, seguita dal Lussemburgo (7,19/10) e dalla Svezia (6,96/10). Nel test di conoscenza sui cambiamenti climatici (cause, conseguenze e soluzioni al problema) l’Italia si posiziona subito dietro la Francia e prima della Grecia.

Divario generazionale: in termini di conoscenza dei cambiamenti climatici all’interno dell’Unione europea, gli italiani tra i 20 e i 29 anni sono secondi solo ai giovani lussemburghesi. Da questo punto di vista i giovani italiani superano anche i connazionali over 30 per quanto riguarda la conoscenza delle cause e delle conseguenze dei cambiamenti climatici nonché le soluzioni al problema; il punteggio complessivo è infatti di 6,88/10 per i primi contro 6,33/10 per i secondi. Si tratta di una tendenza contraria a quella rilevata in quasi tutti gli altri Stati membri dell’UE (Germania, Francia e Spagna incluse) in cui la popolazione ultratrentenne appare più informata sull’argomento rispetto alla generazione più giovane.
Lacune a livello di conoscenza generale: se da un lato gli italiani mostrano una buona consapevolezza in merito a cause e conseguenze dei cambiamenti climatici, dall’altro evidenziano un margine di miglioramento per quanto riguarda le soluzioni al problema. Infatti, gli intervistati italiani, in linea con quanto rilevato in altri Stati membri, non sanno che riducendo la velocità sulle strade (87%) o isolando meglio gli edifici (62%) si può contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici.

AGIPRESS

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