AGIPRESS – Dopo un 2022 straordinario, le tredici banche del credito cooperativo della Toscana hanno chiuso l’anno scorso ancora in crescita, portando la soglia degli utili sopra quota 173 milioni di euro. È questo uno dei dati più importanti tra tutti quelli che sono stati presentati dal presidente della Federazione Toscana delle BCC, Matteo Spanò, durante i lavori dell’assemblea annuale alla quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la neo sindaca di Firenze Sara Funaro. Forte di 13 banche associate, 294 filiali, una base sociale che sfiora le 150mila unità e circa 690mila clienti, la federazione ha messo a frutto i risultati di esercizio per consolidarsi ancora di più. L’utile aggregato è stato infatti accantonato a riserva per quasi il 90%, destinato ai fondi per la promozione della cooperazione per il 3% e per la quota residua principalmente a iniziative di mutualità e beneficenza in favore di territori e comunità.
Il deteriorato lordo rispetto al monte impieghi è abbondantemente sotto il 5%, con un coverage al 70%. Sul versante della patrimonializzazione, Total Capital Ratio e Tier1 in crescita, rispettivamente al 22,76% e al 21,28% certificano una situazione di solidità complessiva. “La base-soci e la base clienti delle banche di credito cooperativo continua a crescere – ricorda il presidente della Federazione Toscana BCC, Matteo Spanò – a riprova del fatto che nel mondo globalizzato le piccole banche del territorio, attente a valori e bisogni della comunità in cui operano, conservano e addirittura consolidano la propria funzione sociale. Le banche che siamo abituati a considerare come banche di comunità, si stanno proponendo e si proporranno sempre di più come soggetti che non solo finanziano famiglie e imprese della comunità, ma che la costruiscono dalle fondamenta tramite il supporto verso iniziative che di per sé risultano fondative di comunità. In questo processo la Federazione Toscana cerca di esercitare un ruolo di proposta, di stimolo e anche di fattiva assistenza”.
Welfare e transizione ecologica due direzioni nelle quali le banche cooperative si stanno muovendo con progetti importanti. “La sfida della sostenibilità – spiega Alessandro Moretti, direttore generale della Federazione Toscana BCC – ci ha spinti a creare in Federazione una specifica Area dedicata anche alla Sostenibilità, con il compito di immaginare percorsi e strumenti che consentano alle Associate di ottimizzare la sostenibilità della loro clientela. Tra questi il più complesso e sfidante è senz’altro quello delle CER, Comunità Energetiche Rinnovabili, che analogamente a quanto già fatto per le Mutue, la Federazione vorrebbe riproporre con lo schema “Una Banca, Una Cer”.In materia di welfare mutualistico, è stato confermato il supporto al progetto “Una Banca, Una Mutua”, attraverso il quale sono già 10 le associazioni mutualistiche che offrono nuovi servizi in ambito sanitario, di supporto alla famiglia, culturali e per il tempo libero a soci e clienti delle BCC di riferimento. AGIPRESS