AGIPRESS – PIETRASANTA – Ha spento 40 candeline il Museo dei Bozzetti, lo scrigno della produzione artistica di Pietrasanta. Nel suggestivo complesso di Sant’Agostino è stata organizzata una festa per tutta la città, all’insegna dell’arte internazionale e della maestria artigiana. Il Museo “Pierluigi Gherardi” custodisce attualmente 1250 tra bozzetti e modelli che raccontano il processo creativo dall’idea alla realizzazione finale dell’opera. I reperti presenti sono attribuibili a 400 artisti provenienti da 46 Paesi e sei continenti, a testimonianza del forte legame tra artisti di fama mondiale, come Botero, Vangi e Mitoraj, e gli artigiani locali – scultori, scalpellini e marmisti – che hanno reso Pietrasanta un centro artistico di rilevanza internazionale. Qui, viene narrato ciò che manca nei libri di storia dell’arte: quello che accade dietro le quinte della creazione delle sculture, che viaggiano in tutto il mondo. In occasione dei festeggiamenti sono state inaugurate la nuova sezione “Gipsoteche storiche” nella Sala Luisi e l’installazione “Visioni Metafisiche” del visual artist Martin Romeo, nel salone dell’Annunziata: “Due appuntamenti che aprono lo sguardo su un passato che spiega il presente del museo e, contemporaneamente, si volge al suo futuro sviluppo – così Chiara Celli, direttrice del Museo dei Bozzetti – del resto, l’eredità di bozzetti e modelli è frutto di una sapienza antica che si è trasmessa nel mestiere degli artigiani, intimi compagni di lavoro degli artisti di ogni luogo e in ogni tempo”. La “Notte bianca dei Bozzetti” è iniziata con gli interventi delle istituzioni, degli eredi Luisi e dell’artista Romeo. “Far rivivere i gessi in uno spazio espositivo era la cosa più giusta da fare” hanno commentato i cugini Stefano Luisi e Anna Galleni. La nuova sezione delle Gipsoteche storiche raccoglie statuaria classica, ritratti, arredo e ornato, scultura di genere, arte sacra e funeraria, provenienti dalla famiglia Luisi e da altre gipsoteche di Pietrasanta. Gessi di repertorio con i quali gli artigiani realizzavano opere per una vasta committenza nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento, fino alla Seconda Guerra Mondiale. L’installazione “Visioni Metafisiche”, del visual artist Martin Romeo, si presenta invece come un grande ledwall espanso e ramificato, che diviene esso stesso una forma scultorea, giocando con diversi piani, inclinazioni e livelli di fruizione. “In questo luogo magico le cose si realizzano. – ha spiegato l’artista – Quest’anno grazie all’anniversario del museo ho provato a mettere insieme il passato, il presente e il futuro.” Il progetto celebra l’essenza del Museo con una narrazione video che unisce la visione dei bozzetti con la maestria artigianale del territorio. Le opere, digitalizzate con la scansione 3D, sono state reinterpretate in una dimensione animata e metafisica.
“Abbiamo intenzione di sviluppare ulteriormente questi spazi – ha annunciato il sindaco di Pietrasanta, Alberto Giovannetti – Abbiamo un progetto importante, e costoso, che darà alla nostra città la possibilità di proiettarsi nel futuro: ottomila metri quadri espositivi per il futuro dei nostri artigiani. Il Museo dei Bozzetti ha un significato importante per la città, che come si può vedere vive di turismo e persone che vengono a visitare le mostre. Negli ultimi anni abbiamo avuto presenze da record perché riusciamo ad essere attrattivi, abbiamo il dovere di mantenere viva la storia di Pietrasanta.” La serata, a partecipazione gratuita, è continuata con visite speciali alle gallerie del Sant’Agostino, mentre nel giardino Barsanti artisti e artigiani hanno accompagnato gli ospiti nell’intimità della nascita di un bozzetto. “Mentori” per l’occasione gli artisti e le artiste Veronica Fonzo, Flavia Robalo, Sandro Del Pistoia, Ivo Poli e Benedetta Pellizzi. Alle 22,30, infine, non poteva mancare il taglio della torta. Il Museo dei Bozzetti è aperto al pubblico tutto l’anno e l’ingresso è gratuito. Visitarlo permette di scoprire la ricchezza della produzione artistica e artigianale di Pietrasanta, un mondo di creatività e storia che continua a vivere e prosperare. AGIPRESS
(Lucrezia Ceccarelli)