AGIPRESS – “Vogliamo studiare!” Il grido di allarme arriva dagli studenti universitari onesti e diligenti, per fortuna la maggioranza della nostra classe universitaria. La maggior parte dei docenti e rettori, anche se non c’è da starne sicuri se si guarda agli inizi di queste insensate ed eversive occupazioni (originate anche da cattivi maestri che hanno chiesto di boicottare i non meglio precisati “piani di ricerca con università israeliane”), devono avere il coraggio di usare l’unica arma contro i violenti fancazzisti: la sospensione e bocciatura. Facessero ricorso, i soldi li hanno, visto che hanno tempo da perdere.
Purtroppo l’altrettanto insensato Nethanyau – non gli israeliani e tantomeno gli ebrei – non si è fermato anche a fronte di appelli più importanti. Quindi? Le rimostranze e proteste le fanno le diplomazia e i governi. Gli studenti e professori fanno altro mestiere. E’ ora di farlo, senza sperare in promozioni non guadagnate; questi occupano, invadono, rompono, boicottano, tolgono la libertà di parola e dissenso da loro.
I governi, di qualsiasi colore, impediscano per favore anche questi scempi. Abbiamo bisogno di laureati eccellenti, di un’accademia luogo di cultura e faro delle democrazie. Non di sermoni, offese, dichiarazioni farneticanti e ignoranti della storia e delle regole.
Senza contare i pericoli, che per fortuna la nostra intelligence saprà monitorare, di gruppi sempre più eversivi e organizzati che si nascondono anche dietro qualche studente incolpevole, ma che farebbe meglio a isolarli. Il dissenso violento non può essere un male necessario per le democrazie. AGIPRESS

Prof. Avv. Ranieri Razzante

Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, Docente di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio – Università di Bologna, Docente di Tecniche e regole della cybersecurity – Università Suor Orsola Benincasa