Il 20 nomembre del 1989 l’approvazione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il trattato sui diritti umani più ratificato nella storia. Ecco cosa è cambiato in 25 anni
AGIPRESS- ROMA- Si celebra oggi in tutto il mondo la giornata internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il 20 novembre del 1989, 25 anni fa, infatti, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ecco cosa è cambiato in 25 anni.
Riduzione della mortalità infantile
Dal 1990 il tasso di mortalità infantile sotto i cinque anni è stato quasi dimezzato, passando dai 12,6 milioni di decessi annui del 1990 ai 6,3 milioni del 2013. La maggior parte dei decessi dei bambini sotto i cinque anni avviene per cause che si potrebbero prevenire, e circa il 44% di queste morti avviene nei 28 giorni successivi alla nascita. Globalmente, sono ancora 17.000 i bambini che muoiono ogni giorno. Polmonite (seppure in netto calo in questi ultimi anni), diarrea e malaria restano le singole cause principali di morte, mentre quasi la metà (il 45%) di tutti i decessi sotto i cinque anni ha come concausa lamalnutrizione.
Istruzione
Tra il 1990 e il 2012, il numero di bambini privi di accesso alla scuola primaria è diminuito di oltre il 40%, scendendo da oltre 100 (1990) a 57 milioni nel 2011. La qualità dell’insegnamento è però l’ostacolo principale: almeno 250 milioni di bambini non sono ancora in grado di leggere, scrivere e far di conto, che vadano a scuola o meno. L’iscrizione alla scuola materna, fondamentale per l’apprendimento nella loro vita, è passata dal 27% del 1990 al 54% del 2012, mentre ancora molti paesi devono raggiungere il traguardo dell’istruzione secondaria universale.
Vaccinazioni
Ogni anno oltre 100 milioni di bambini vengono vaccinati. Ciononostante, ancora il 20% della popolazione infantile mondiale – quella più povera – non riceve regolari vaccinazioni pediatriche. Dal 1988 i casi di polio nel mondo sono diminuiti di oltre il 99%.
Salute materna
A livello globale si stima che nel 2013 si siano registrati circa 289.000 decessi connessi alla gravidanza o al parto. con una diminuzione di circa il 45% rispetto al 1990. Le complicazioni durante la gravidanza e il parto sono alcune delle cause principali di morte tra le adolescenti. I neonati le cui madri muoiono durante le loro prime sei settimane di vita corrono un rischio di morte entro i primi due anni di vita particolarmente elevato.
HIV-AIDS
Grazie alla diffusione dei programmi per prevenire la trasmissione da madre a figlio dell’HIV, le infezioni da HIV nei bambini sotto i 14 anni si sono ridotte di oltre la metà .
Mutilazioni genitali femminili
Attualmente si registra un importante movimento a livello globale contro le mutilazioni genitali femminili: circa 10.000 comunità locali e 8 milioni di persone in 15 Stati hanno dichiarato la propria volontà ad abbandonare questa pratica dannosa.
Registrazione alla nascita e migrazioni
Tra il 2000 e il 2010 a livello globale il tasso di registrazione alla nascita è aumentato dal 58 al 65%. Ma circa 230 milioni di bambini sotto i 5 anni non sono stati registrati: significa che 1 bambino su 3 ufficialmente non esiste. E sono 35 milioni i migranti internazionali che hanno meno di 20 anni e che hanno diritto di ricevere la protezione consona alla loro età .
Lavoro minorile
Il numero di bambini tra i 5 e i 17 anni coinvolti nel lavoro minorile è diminuito di circa un terzo dal 2000 a oggi, ma un bambino su quattro nei paesi meno sviluppati lavora. Complessivamente 168 milioni di bambini sono ancora costretti a lavorare.
Povertà
La quota della popolazione mondiale che vive con meno di 1,25 dollari al giorno si è ridotta dal 47% del 1990 al 20% del 2010. La povertà colpisce soprattutto i bambini, creando un ambiente che non ne favorisce il sano sviluppo e mina le loro opportunità di vita. Circa la metà (47%) delle persone che vive in condizioni di povertà estrema nel mondo ha meno di 18 anni.
Progressi normativi e istituzionali in Italia
Dalla ratifica della Convenzione da parte del nostro Parlamento, nel 1991, l’Italia ha compiuto numerosi passi avanti, adottando nuove leggi per dare attuazione a quanto previsto dal trattato. I principali progressi normativi costituiscono un’architettura solida per garantire i diritti dei bambini, soprattutto quando trovano riscontro in politiche efficaci capaci di fare la differenza per la loro vita.
Agipress
Il rapporto Unicif sui risultati della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza