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15 Marzo 2024

Sicurezza idrogeologica, nascono le sentinelle dell’Arno

AGIPRESS – Si chiama “Le sentinelle dell’Arno e il legno da ostacolo diventa opportunità” ed è uno dei 10 progetti finanziati dal Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste sul bando per la raccolta del legname depositato naturalmente nell’alveo dei fiumi: a presentarlo è stato il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno a conferma della grande attenzione presente in Toscana alla gestione della vegetazione nei corsi d’acqua. “L’operazione interesserà il fiume Arno, che è il più monitorato a livello regionale e dove un ruolo strategico ha il recupero del legname caduto, perchè potrebbe rallentare od impedire il deflusso delle acque ed invece, grazie al progetto, da ostacolo si trasforma in opportunità: è, infatti, prevista la formazione e l’addestramento di “sentinelle” capaci di individuare le criticità, nonchè di operatori preparati per intervenire e recuperare le piante in acqua, arrecando il minor impatto possibile sull’ambiente” precisa la Presidente del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, Serena Stefani.

“Siamo un Paese dalla memoria corta – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Nonostante l’accresciuto rischio idrogeologico di fronte all’estremizzazione degli eventi atmosferici, continuiamo a cementificare oltre 24 ettari al giorno di superficie agricola, aumentando la fragilità dei territori. E’ necessario ripensare il modello di sviluppo, perché non possono certo essere le assicurazioni, l’unica risposta al bisogno di sicurezza da alluvioni e frane. Da tempo i Consorzi di bonifica ed irrigazione hanno avviato un’approfondita riflessione sulla ricerca di un nuovo equilibrio fra le imprescindibili necessità di pulizia dei corsi d’acqua ed il rispetto delle esigenze degli ecosistemi: è la cosiddetta manutenzione gentile, per la quale è stato realizzato anche un apposito manuale. Accanto a ciò, però, dobbiamo denunciare la diffusa inciviltà di quanti scambiano i corsi d’acqua per discariche, aggravando l’onere ed i costi di chi è deputato a mantenere efficienti gli alvei per la sicurezza idrogeologica delle comunità e del loro ambiente.” AGIPRESS

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