I dati del rapporto di Unioncamere: nel I trimestre 2013 ancora in sofferenza i negozi di vicinato. La crisi colpisce anche gli acquisti di alimentari. Si riduce il pessimismo sulle aspettative di vendita per il futuro
AGIPRESS “ FIRENZE “ Calano le vendite del commercio al dettaglio anche in Toscana nel primo trimestre 2013, con un ulteriore peggioramento (-6,8%) rispetto al trimestre precedente (-6,3%), ma comunque meglio rispetto al dato nazionale, dove si registra un tracollo dei consumi, di ben dieci punti percentuali (-10,3%). In Toscana si registra inoltre una lieve inversione di tendenza riguardo alle aspettative sulle vendite, con un’attenuazione dei segni negativi toccati negli ultimi trimestri del rapporto sulla congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in Toscana, consuntivo 1° trimestre 2013 – aspettative 2° trimestre 2013, elaborata dall’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana.
“In Toscana si registrano segnali di una forte riduzione dei consumi “ è il commento di Vasco Galgani, presidente Unioncamere Toscana “ ma i disagi legati al calo occupazionale e alla generalizzata flessione del potere di acquisto impattano meno che altrove. Segno che il tessuto commerciale toscano, seppure con grandi sforzi, sta provando a reagire e soprattutto si sta organizzando”.
Nel commercio di vicinato (1-5 dipendenti) il calo delle vendite è stato del -8,8% fra gennaio e marzo, secondo peggior risultato da quando è stata attivata la rilevazione, mentre le medie strutture (6-19 dipendenti) scendono del 6,6%. Andamenti in peggioramento vengono infine registrate anche per le unità più strutturate (-2,9% per gli esercizi con almeno 20 dipendenti).
Le disponibilità economiche delle famiglie sono sempre più ridotte, fino al punto che si fa economia pure nell’acquisto di generi alimentari: la Toscana registra il -5,3% su tale fronte, risultato comunque migliore di sei punti rispetto alla media nazionale (Italia -11,2%); stesso discorso anche per lo specializzato non alimentare, dove il pur pesante dato toscano (-8,5%) è comunque sempre migliore di tre punti in confronto al risultato italiano (-11,5%). In generale, il primo trimestre 2013 ha visto in Toscana un forte calo per abbigliamento e accessori (-9,1%), più di due punti percentuali al di sotto del risultato del quarto trimestre 2012.
Dopo i continui cali registrati a partire da inizio 2011, il clima di fiducia degli operatori evidenzia una timida inversione di tendenza nelle aspettative sulle vendite. Si è momentaneamente arrestata la diffusione del pessimismo nelle piccole e nelle medie strutture commerciali, cosଠcome fra gli specializzati (alimentari e non). Si è invece assottigliato il saldo positivo per ipermercati, supermercati e grandi magazzini (da +17 a +7 punti percentuali). Anche le aspettative circa l’andamento degli ordinativi rivolti dalle imprese del commercio al dettaglio ai propri fornitori sono in lieve recupero, anche se predomina comunque un atteggiamento prudenziale nel rifornimento dei campionari.
Agipress