DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

20 Giugno 2013

Case della Salute, un’opportunità per territori e cittadini

Presentato dall’assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni il logo

AGIPRESS – Firenze – Circa 120 Case della Salute stanno sorgendo in tutte le Asl della Toscana, ad oggi in Toscana ne sono già attive 36, che saliranno a 90 con quelle appena finanziate, per arrivare poi a 120 in tutto. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di interventi su strutture già esistenti.

“Le Case della Salute “ dice l’assessore ad diritto alla salute Regione Toscana Luigi Marroni “ rappresentano uno dei pilastri della riforma della nostra sanità regionale. Si tratta di strutture dotate di team multiprofessionali, che funzionano come una sorta di grande ambulatorio sui territori. L’intervento rientra nel più ampio programma di riorganizzazione del sistema sanitario toscano, avviato con la delibera di fine 2012: un programma che punta molto sul potenziamento dell’assistenza sul territorio, assegnando un ruolo chiave ai medici di medicina generale e rafforzando tutte quelle modalità assistenziali extraospedaliere che, tra l’altro, hanno il vantaggio di prvenire ed evitare ricoveri impropri e alleggerire dunque la pressione sugli ospedali”.

“Le case della salute – commenta il Presidente di UNCEM Toscana (Unione naz. Comuni Enti Montani) Oreste Giurlani – sono un nuovo modello per l’accesso all’assistenza sanitaria del cittadino, che non comprometterà affatto i piccoli ospedali compresi quelli montani, anzi, con la Regione l’intenzione è proprio quella di potenziarli costruendo insieme ai Sindaci nuovi modelli che rispondano sempre di più, e meglio, alle esigenze territoriali e al sistema di rete ospedaliera. Per fare questo, con i Sindaci e la Regione siamo al lavoro per la definizione di veri e propri “Patti Territoriali”.

La Casa della Salute è il punto di riferimento chiaro per il cittadino per l’accesso all’assistenza territoriale. E’ un unico edificio (o una porzione) che ospita un team multidisciplinare, formato da medici di famiglia, infermieri, specialisti, personale sociale e amministrativo. Alla luce del decreto Balduzzi (Dl 158/2012) e dell’accordo integrativo regionale con la medicina generale, la Casa della Salute si identifica con l’Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP). Quasi sempre all’interno della Casa della Salute si trova anche la postazione di continuità assistenziale (ex guardia medica), tale da far funzionare il presidio 7 giorni su 7, h24.

“Le case della Salute “ aggiunge Giurlani “ saranno un’ottima iniziativa per la montagna toscana, dato che molti dei Comuni in cui verrà realizzata sono montani, e vedrà l’integrazione di medici di famiglia, specialisti e famiglie con una presa in carico globale del cittadino sul territorio”.

Agipress

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