DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

30 Dicembre 2023

Botti di fine anno dannosi a salute e ambiente

Botti di fine anno dannosi a salute e ambiente

L’allarme della Società Italiana di Medicina Ambientale.

 

AGIPRESS – In vista del Capodanno la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) lancia l’allarme sui botti di fine anno, che oltre a rappresentare un pericolo per la salute umana determinano danni pesantissimi sul fronte ambientale. In base ai dati ufficiali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, tra il 2012 e il 2023 si sono registrati in Italia 6 morti e 3.220 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio utilizzati nella notte di Capodanno “ analizza SIMA. “ Ma non sono solo gli esseri umani a subire le conseguenze dei botti: si stima che nell’ultima notte dell’anno siano circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi ed esplodenti. C’è poi la questione ambientale, considerato che i botti di fine anno generano una impennata dell’inquinamento dell’aria: durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di PM10 presente nelle città italiane “ spiega SIMA – ma nella sola notte di Capodanno le polveri sottili registrano un incremento abnorme, raggiungendo valori medi su 24 ore quasi tripli rispetto al normale limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi per metro cubo ed un livello pari a 1.000 microgrammi per metro cubo nella prima ora dopo la mezzanotte (con un aumento del +1900% rispetto ai valori massimi di legge).

“Botti, petardi ed esplodenti, oltre alle polveri sottili, rilasciano in atmosfera parecchie diossine, ovvero sostanze potenzialmente cancerogene “ afferma il presidente Sima, Alessandro Miani. “ Prendendo in esame una singola città di medie dimensioni, i fuochi d’artificio esplosi nella sola notte di Capodanno possono arrivare a produrre emissioni nocive pari a quelle delle attività annuali di 120 inceneritori di rifiuti. Le sostanze liberate in atmosfera possono inoltre ricadere al suolo sotto forma di pioggia acida, inquinando terreni, raccolti, laghi, fiumi e persino falde acquifere”. “Per tale motivo come Sima rivolgiamo un appello ai sindaci di tutta Italia, affinché in vista della notte di Capodanno varino ordinanze anti-botti che, oltre a salvare vite umane e tutelare gli animali, eviterebbero effetti devastanti sulla qualità dell’aria con benefici per la salute pubblica” “ conclude Miani. Non bisogna poi dimenticare l’ingente quantità di rifiuti prodotta, che è sotto i nostri occhi ogni primo dell’anno. La stima conservativa di SIMA è che circa 60.000 involucri “ pari a circa 3-6 tonnellate “ di botti e fuochi esplosi la notte di Capodanno rimangano nelle strade e nelle piazze delle nostre città . Si tratta peraltro di rifiuti difficili da differenziare perché composti per il 70% da cartone, plastica, legno o argilla ed il restante 30% da polvere pirotecnica (in massima parte nitrato di potassio, zolfo e carbone, con aggiunta di metalli pesanti, magnesio e rame). AGIPRESS

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