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3 Dicembre 2023

Disabilità , sistema sanitario bocciato da 8 italiani su 10


AGIPRESS – ROMA – Per 8 italiani su 10 il Servizio Sanitario nazionale non fornisce risposte adeguate alle persone con disabilità . Per il 63% della popolazione italiana non c’è neanche una risposta efficace ai bisogni sanitari relativi alla disabilità . Quasi 4 italiani su 10 si spostano dalla propria regione per trovare cure e supporti adeguati. Se le lunghe attese nelle strutture ospedaliere, le difficoltà nell’accesso alle prestazioni mediche, la scarsa qualità di strutture e attrezzature sono criticità per una larga maggioranza di cittadini, è invece il personale medico a costituire ancora il vero fiore all’occhiello del Sistema sanitario: l’86% degli intervistati ha una percezione complessivamente positiva della formazione e capacità dei medici incontrati. Questa la fotografia scattata per il 2023 dalla terza indagine dell’Osservatorio Cittadini e disabilità realizzata in collaborazione con SWG con il sostegno di Consorzio di tutela del Gavi, Fondazione Crc, Fondazione di Comunità Milano e Istituto Serafico di Assisi, sul rapporto tra persone con disabilità e sanità , presentato al Premio giornalistico Bomprezzi – Capulli a Roma ed in contemporanea a Milano.

IL REPORT CITTADINI E DISABILITà€. L’indagine “Cittadini e Disabilità “, presentata dal Vicepresidente di SWG Maurizio Pessato, racconta la percezione dell’opinione pubblica italiana riguardo la capacità dei servizi sanitari di rispondere ai bisogni delle persone disabili, giudicata nel complesso molto negativa (non adeguato 31% – poco adeguato 49%). Anche rispetto ai percorsi prioritari o specifici per persone con disabilità sperimentati dai cittadini il giudizio è negativo: per il 21% vi è una totale assenza degli stessi e per il 44% è accaduto solo raramente di poterne usufruire. Eppure, il problema pare non riguardare le barriere architettoniche in ambito ospedaliero. Sono scarse invece le risposte efficaci ai bisogni di salute per il 63% degli intervistati. Risposte che per il 36% vengono ricercate al di fuori della propria regione di residenza. Un contesto ad ogni modo difficoltoso anche per chi resta a casa propria, visto che il 67% dichiara di doversi avvalere di più strutture sanitarie per poter rispondere alle proprie necessità di salute e solo il 28% trova assistenza in un’unica struttura. Le principali difficoltà incontrate dalle persone con disabilità sono legate alle ore di attesa che trascorrono in strutture sanitarie (46%) e l’accesso alle liste di attesa (17%). Un punto di merito al personale sanitario italiano valutato in via complessiva positivamente nell’86% dei casi, solo il 12% sceglie l’opzione “per nulla”. 6 persone su 10 che bocciano invece le strutture e le attrezzature. Il miglioramento richiesto vede per il 38% la necessità di adottare specifici protocolli per le persone con disabilità , il 19% chiede invece di migliorare le liste di attesa ed anche i tempi di attesa pre-visita, il 17% si concentra sull’abbattimento delle barriere architettoniche ed il 7% chiede un aumento della durata delle visite specialistiche.

AGIPRESS

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