DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

8 Settembre 2023

Baby sitter, quanto pagano gli italiani

Rincari anche in questo settore.

AGIPRESS – Anche il settore del baby sitting a domicilio rileva un netto incremento dei prezzi in soli due anni. Secondo il barometro Yoopies, il costo medio di una baby sitter ha registrato un aumento del 5,09% del suo costo orario, portandolo a 8,52 € all’ora nel 2023, contro gli 8,05 € dell’anno 2021. Un’altra conseguenza dell’inflazione: maggior turnover di tate e meno stabilità per le famiglie e i bambini. Le famiglie, già strette da rincari in svariati ambiti come benzina, bollette e spesa alimentare, si trovano ora a dover affrontare anche l’aumento dei costi per la custodia dei propri figli (senza contare l’ingente spesa per forniture come pannolini e cibo per bambini e delle attività extracurriculari). Questo implicherà un maggiore sforzo economico per mantenere un equilibrio tra lavoro e famiglia durante tutto l’anno scolastico 2023/2024. Inoltre, va considerato che la baby sitter stessa è un consumatore che deve far fronte all’aumento dei prezzi. Questo la porta spesso a dover cambiare più frequentemente famiglia per cui lavora, alla ricerca di condizioni economiche più favorevoli, creando cosଠun ambiente meno stabile e prevedibile per la famiglia e per i bambini. Il fenomeno potrebbe innescare una spirale in cui la domanda di baby sitter aumenta, ma l’offerta diventa più costosa e meno stabile. inoltre, è importante notare che al si deve aggiungere anche il rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici, avvenuto nella maggior parte delle città italiane nell’ultimo anno.

L’Italia è spesso citata come un paese affetto da un declino demografico preoccupante, eppure le misure di sostegno per le famiglie con bambini appaiono insufficienti e instabili. I bonus variano frequentemente in risposta ai cambi di governo, rendendo difficile per le famiglie pianificare a lungo termine. Inoltre, i requisiti per accedere a tali bonus sono spesso limitanti, escludendo cosଠuna larga fetta della popolazione che potrebbe beneficiarne. I bonus cambiano non solo in termini di importo, ma anche riguardo ai criteri di eleggibilità , generando confusione e incertezza. Un problema fondamentale è la mancanza di un sistema strutturato e sistematico che tenga conto delle diverse esigenze delle famiglie italiane. Questo contraddice l’approccio di altri paesi europei, dove i programmi di sostegno per le famiglie sono più stabili e coesi.

Tariffe orarie della baby sitter a domicilio: dettaglio regionale. La relazione mostra come la Liguria (8,73 €/ora), la Valle d’Aosta (8,65 €/ora), e la Toscana (8,70 €/ora) siano le regioni con le tariffe più costose; Puglia (8,23 €/ora), Molise (8,16 €/ora), e Basilicata (7,92 €/ora) quelle meno care. Per quanto riguarda le maggiori città , più modeste sono le tariffe di Catanzaro (7.53 €/ora), Lecce (7.70 €/ora) e Vibo Valentia (7.85 €/ora) mentre in testa alla lista dei capoluoghi di provincia più cari si posizionano Milano (9,05 €/ora), Bologna (9,01 €/ora) e Verona (8,98 €/ora). AGIPRESS

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