DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

1 Settembre 2023

Con i soldi si fanno i mattoni


AGIPRESS – Le vecchie banconote usurate potrebbero diventare calce e mattoni, è l’esperimento messo in atto da Banca Italia. Dai monitoraggi periodici sulla qualità del contante, a garanzia degli standard di qualità delle banconote, quelle usurate o rovinate, non considerate più idonee alla circolazione, sono ridotte in frammenti.

Rapporto ambientale 2023. Sappiamo, cosà¬, dal rapporto ambientale 2023 di Via Nazionale, che il 10 % delle emissioni di gas serra dell’Istituto è dovuto alla produzione, distribuzione, al ricircolo e allo smaltimento delle banconote in euro, e dell’esistenza di un progetto per ridurne l’impatto in collaborazione con la facoltà di ingegneria dell’Università Federico II di Napoli. Nasce cosଠil disegno di realizzare in laboratorio alcuni campioni di mattoni e intonaci a base di calce utilizzando banconote logore triturate. E se da una ricerca svolta a livello internazionale da un ente indipendente, Palazzo Koch è risultata la seconda banca centrale più ˜verde’ dei paesi del G20, l’obiettivo resta dare un forte contributo a emissioni nette pari allo zero nel pieno delle sue funzioni istituzionali (investimenti finanziari,vigilanza su banche e intermediari, analisi e ricerca economica, produzione ed emissione delle banconote). Nel rapporto si legge che le principali fonti di emissioni di gas serra della Banca sono l’energia e la gestione degli edifici (44%) e la mobilità (spostamenti casa-lavoro e viaggi di lavoro 31%), anche se dal 2013 Bankitalia consuma energia elettrica proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. Ma già nel 2022, rispetto al 2021, si è registrata una riduzione del 20% del consumo di combustibili per riscaldamento e delle connesse emissioni, dovute alle misure messe in atto per il risparmio energetico, e i consumi di energia elettrica scendono del 2%.

Digitalizzazione e dematerializzazione. E grande successo anche delle iniziative di digitalizzazione e dematerializzazione, che hanno consentito nel 2022 la riduzione del 27% degli acquisti di carta, circa un terzo di quelli del periodo pre-pandemico. Per accrescere il proprio impegno a rispetto dell’ambiente si individuano più fronti. Un piano d’azione riguarda rafforzare le iniziative a favore della finanza sostenibile e di contrasto ai cambiamenti climatici, un altro “verso l’obiettivo net zero’ tende a rafforzare l’impegno di un ulteriore progressiva riduzione dell’impronta ambientale e carbonica dell’Istituto. L’esperimento di riutilizzare le banconote triturate è un altro passo verso questi obiettivi.

“La presenza di frammenti di banconote logore nella calce migliora le caratteristiche di resistenza alla flessione del materiale “ si legge nel rapporto “ sia nel confronto con i provini realizzati senza additivi, sia rispetto a quelli realizzati addizionando altri prodotti di scarto come materie plastiche e canapa”. I risultati ottenuti sono a quanto sembra positivi, per questo la Banca “sta valutando le modalità per estendere lo studio anche agli aspetti di fattibilità industriale”. Nel 2022 la produzione di rifiuti costituiti da banconote logore triturate è aumentata del 7%, le conseguenti indicazioni della Bce sono state di abbandonarne lo smaltimento in discarica entro il 2022. In linea con tali indicazioni, dal 2023 tutti questi rifiuti sono conferiti a impianti per la produzione del combustibile solido secondario (CSSS) o per il recupero energetico (termovalorizzazione), che rappresentano le modalità di trattamento più idonee per l’impatto ambientale. Grazie a questa iniziativa è stato possibile evitare l’emissione di 37 tonnellate di anidride carbonica equivalente. AGIPRESS

Maria Grazia Ardito – Stradenuove

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