AGIPRESS – Da oggi nei cantieri per costruire le case potremmo vedere: cemento, sabbia, acqua e pannolini. Avete capito bene, non mi sono confusa e non stavo pensando alla lista della spesa, parlo proprio dei pannolini monouso, conosciuti anche come pannolini usa e getta, utilizzabili una sola volta e gettati via non appena il bambino li sporca. Oggetti di uso comune che approdano nelle nostre case a quintali, elementi a cui non si può rinunciare, presenti sul mercato con ampia scelta fra modelli e marchi. Cerchiamo quello che sia confortevole e pratico per il nostro infante, oppure quello che abbia il profumo incorporato o addirittura lozioni lenitive per combattere le irritazioni. Ma vi siete mai chiesti come si possono riciclare i pannolini? In Giappone l’hanno fatto e hanno trovato una valida soluzione. Un team di scienziati giapponesi ha calcolato, infatti, che fino all’8% della sabbia impiegata per fare cemento e malta potrebbe essere rimpiazzata con pannolini usati triturati. Il prodotto finale sarebbe del tutto comparabile, senza perdere significativamente la sua resistenza. Includere i pannolini usati nei materiali per l’edilizia potrebbe inoltre, dare una spinta all’economia circolare nell’industria delle costruzioni.
Parola d’ordine: riutilizzo. I pannolini usa e getta sono solitamente un mix di pasta di legno, cotone, rayon viscosa e plastica come poliestere, polietilene e polipropilene. La maggior parte, dopo essere utilizzata, viene smaltita in discarica o tramite incenerimento. Lo studio, effettuato dall’Università di Kytakyushu e pubblicato sul Scientific Reports, afferma che l’impiego di questo materiale diminuirebbe l’impronta di carbonio delle case, oltre a regalare una seconda vita ai rifiuti non riciclabili. Gli scienziati hanno iniziato la loro ricerca disponendo campioni di cemento e malta e amalgamando rifiuti di pannolini usa e getta lavati, asciugati e frantumati con cemento, sabbia, ghiaia e acqua. Questi campioni sono stati poi curati per 28 giorni. Sono stati testati ben sei campioni contenenti diverse proporzioni di rifiuti di pannolini, in modo da misurare quanta pressione potevano sopportare senza strapparsi. Nel passaggio seguente è stata calcolata la percentuale massima di sabbia che potrebbe essere sostituita con pannolini, in una varietà di materiali da costruzione necessari per costruire una casa con una superficie di 36 metri quadrati che soddisfi gli standard edilizi indonesiani.
Buone prospettive per il futuro. Il risultato è stato molto positivo, gli autori hanno scoperto che i rifiuti di pannolini usa e getta potrebbero sostituire fino al 10 % della sabbia necessaria per il cemento utilizzato per formare colonne e travi in ‹‹una casa a tre piani. Rapporto che sale al 27 % per una casa a un piano. Fino al 40 % della sabbia per realizzare la malta per i tramezzi può essere sostituita con pannolini usati, contro il 9 % della sabbia della malta per pavimenti e pavimentazioni da giardino. Nel complesso, fino all’otto percento della sabbia in tutti i materiali da costruzione necessari in cemento e malta è sostituibile con pannolini, il che equivale a evitare per ogni nuova casa 1,7 metri cubi di rifiuti. Una scoperta innovativa, dunque, che potrebbe essere un modo per risolvere il problema degli alloggi in paesi come l’Indonesia, con un grande dislivello tra domanda e offerta: vengono richieste 780.000 unità abitative all’anno e la capacità di offerta non raggiunge le 500.000. Tuttavia, i materiali da costruzione sono limitati. Nel paese asiatico cemento, mattoni, legno e ceramica sono ancora i materiali da costruzione più utilizzati, ma hanno un significativo costo ecologico. Al contempo, la crescita della popolazione ha anche originato un accrescimento dell’uso di pannolini usa e getta per la cura del bambino dal loro inserimento negli anni ’60. Affinché la loro idea diventi realtà , gli autori rimarcano che i governi e i gestori del trattamento dei rifiuti dovrebbero lavorare insieme sullo sviluppo di processi per la raccolta, la disinfezione e la triturazione su larga scala dei pannolini di scarto. Inoltre, sarebbe obbligatorio anche modificare le regole per rendere i pannolini del materiale da costruzione. AGIPRESS
di Francesca Danila Toscano