DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

28 Maggio 2023

“Ultima generazione” & associazione a delinquere

La procura di monaco ha lanciato una campagna contro gli ambientalisti. Il commento di Ranieri Razzante.

AGIPRESS – Associazione a delinquere. Questa è l’accusa formulata dalle Autorità bavaresi a carico di appartenenti alla organizzazione “Ultima Generazione”, che tanto si sta dando da fare anche nel nostro Paese. La Procura di Monaco, a quanto si apprende, ha lanciato una “campagna” non proprio “ambientalista”, ma contro gli ambientalisti. Che tali non sono, come il sottoscritto aveva più volte detto anche dalle pagine di questo giornale, sia perché gli scopi non sono chiari, sia perché essi vengono attuati “ laddove fossero condivisibili “ con metodi violenti e contrari all’ordine pubblico costituzionale.

Perquisizioni in sette lander e sequestro di conti bancari, con circa 1,5 milioni di euro depositati. Mentre si attende che anche le nostre forze di polizia e le procure, senza se e senza ma, avviino analoghe proposizioni, giova far notare che non sono casuali ed inventate le accuse e le misure tedesche. Gli atti sovversivi perpetrati in Germania, simili a quelli italiani che ormai, ogni giorno, diventano sempre più monotoni, trovano ora una base giuridica che conferma quella immorale che abbiamo più volte censurato.

Le azioni si finanziano in qualche modo: questa è gente che non lavora. E infatti i tedeschi gli sequestrano e confiscano beni. Sette attivisti arrestati. Sono provvedimenti gravi per chi si professa pacifista e ambientalista. Qualsiasi giudice, che possa certo sbagliare, non adotterebbe a cuor leggero questi strumenti di repressione. E figuriamoci nel nostro paese, dove le forze dell’ordine, efficienti ma ormai spaventate dai grandi limiti previsti al loro operato, assistono quasi inermi alle gesta di questi fannulloni.

I quali, attenzione, sollevano un problema che c’è, da un secolo: l’inquinamento atmosferico e la degenerazione del comportamento umano nei confronti della natura. Ne stanno pagando un prezzo elevato i nostri connazionali romagnoli, cui deve andare solidarietà e affetto, soprattutto degli esponenti dei sedicenti gruppi ambientalisti. Ma chi deve provvedere ad “aggiustare” le cose sono i Governi, gli ordinamenti democratici, le Istituzioni, non i privati. Questo ultimi, negli ordinamenti democratici come la Germania e l’Italia, vanno chiamati a cooperare, attraverso le associazioni riconosciute, sociali, del volontariato, e di ricerca.

I blocchi stradali e le vernici non sono strumenti di trattativa. Vi ignoriamo se continuate ad usarli. Ora gli attivisti tedeschi dovranno giustificare cosa dovevano fare con le donazioni di 1,5 milioni di euro pervenute sui loro conti, e direi che dovranno giustificarsi anche coloro che queste donazioni le hanno fatte. Ricorda molto il fenomeno terroristico, e il suo finanziamento attraverso associazioni caritatevoli ed Ong (ovviamente minoranze rispetto a quelle serie). In ogni caso, ci si lasci la libertà non solo di non esser d’accordo “ e chi lo è va indagato per apologia di reato “ con queste modalità , ma di formulare altresà¬, a legge vigente, ipotesi di contrasto. Nel rispetto del diritto di tutti di manifestare dissenso, ma senza alterare gli equilibri cui ogni cittadino ha diritto quando cammina per la propria, legittima, strada. AGIPRESS

Prof. Avv. Ranieri Razzante Docente di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio – Università di Bologna, Docente di Tecniche e regole della cybersecurity – Università Suor Orsola Benincasa, Direttore Centro di Ricerca su Sicurezza e Terrorismo.

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