AGIPRESS – Per la prima volta dopo anni di crescita, nel 2022 il commercio elettronico nel nostro paese ha fatto un piccolo passo indietro. Sarà stata la voglia irresistibile di uscire di casa dopo le restrizioni dovute alla pandemia, fatto sta che nel 2022 il commercio online ha registrato un lieve decremento. Niente di clamoroso, si tratta di un -2,1% rispetto al 2021. Lo dice una ricerca condotta dall’ISTAT, che ha preso in esame le abitudini degli italiani a proposito dello shopping online.
Sono stati presi in considerazione gli acquisti di beni o servizi effettuati da qualsiasi dispositivo su siti o applicazioni e per i quali è richiesto un pagamento, non necessariamente online. Nel 2022 il 48,2% della popolazione superiore ai 14 anni di età ha usato internet per fare acquisti online. Sono gli uomini i più propensi all’acquisto digitale, il 52,4% contro il 44,4% delle donne. Si compra di più online al nord (52,8%) che al sud e, ovviamente, sono i giovani nella fascia d’età tra i 20 e i 24 anni quelli che comprano più facilmente attraverso strumenti digitali, arrivando al 75% del totale.
Oltre a rilevare la frequenza e la quantità degli acquisti fatti con l’e-commerce, l’ISTAT ha puntato l’attenzione anche su cosa comprano di più gli italiani. Nel 2022 gli acquisti più importanti hanno interessato il settore della moda: capi d’abbigliamento, scarpe e accessori. Seguono gli articoli per la casa, i mobili e i prodotti per il giardinaggio. Dopo, figurano i servizi digitali come l’acquisto di film e serie tv sulle piattaforme streaming o il download. Da un confronto con i paesi dell’Unione Europea, sembra che gli italiani siano i più affezionati al commercio tradizionale. Secondo la ricerca, i tassi di ricorso al commercio elettronico sono ancora al di sotto della media europea: la fascia d’età compresa tra i 16 e i 74 anni ha effettuato acquisti online negli ultimi tre mesi per il 37% del totale, contro il 56% della media europea. AGIPRESS
di Luca Lari