DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

3 Aprile 2023

Una pacchia, a Lussemburgo i mezzi pubblici sono gratis per tutti

Attivo dal 2020, abitanti entusiasti.

AGIPRESS – A tre anni dall’introduzione del trasporto pubblico gratuito nel Granducato circondato da Belgio, Francia e Germania, il bilancio di questa scelta risulta più che positivo. I residenti non lesinano lodi ed elogi per un’iniziativa che permette loro di “viaggiare in modo economico, e allo stesso tempo di rispettare l’ambiente. Per alcuni è addirittura un “diritto fondamentale”.

Come funziona e come è stata accolta l’iniziativa. Il trasporto gratuito è stato introdotto in Lussemburgo nel 2020 in parte per limitare l’utilizzo del trasporto privato in un paese che fino ad allora registrava la più alta densità di automobili del continente: ben 696 ogni 1.000 persone contro una media europea di 560 con evidenti conseguenze su traffico e inquinamento ambientale legato agli alti livelli di emissioni di gas nocivi. La possibilità di spostarsi senza pagare è un forte strumento dissuasivo della mobilità privata. Nonostante questa misura che incentiva comportamenti virtuosi, le auto non sono sparite dalle strade cittadine: i lussemburghesi fanno fatica a rinunciare separarsi dal loro mezzo privato e quelli pubblici sono tutt’altro che dominanti nel panorama del trasporto locale. Essendo stato introdotto durante il periodo della pandemia di COVID-19, lo schema è tutt’altro che facile misurarne l’impatto. I dati provenienti da altri paesi suggeriscono tuttavia che le conseguenze della riduzione della mobilità privata siano minime in termini di sostenibilità . Ne fornisce un esempio la capitale dell’Estonia, Tallinn, dove, con l’introduzione del trasporto pubblico gratuito nel 2013 l’uso dell’auto è aumentato e non calato come si potrebbe pensare. Più che a livello ambientale è a livello sociale che il guadagno è significativo: il settore pubblico ne esce rafforzato con una concezione del trasporto come diritto fondamentale che, come tale, non deve comportare costi.

Dalla teoria alla pratica. Come funziona il regime di trasporto gratuito del Lussemburgo? Dal 29 febbraio 2020 i mezzi di trasporto pubblico, inclusi autobus, treni e tram, sono gratuiti per tutti, sia per turisti che residenti (anche quelli che vivono nelle città di confine) su tutto il territorio nazionale; l’acquisto di un biglietto è previsto solo per coloro che desiderino viaggiare in prima classe. Lo schema si applica in tutto il paese e i passeggeri devono pagare se desiderano viaggiare in prima classe. Gli introiti dalla vendita di biglietti fino al 2020 ammontavano a circa 41 milioni di euro all’anno, una percentuale minima del costo di gestione dell’intera rete trasporto pubblico del paese, pari a oltre 500 milioni di euro. Il mancato guadagno dei biglietti acquistati dai più facoltosi è considerevole, ma è pagato da tutti i contribuenti in modo equo e gli investimenti nel sistema di trasporto del paese non hanno subito rallentamenti. Oltre ad essere gratuito il trasporto, soprattutto quello tramviario è regolare e affidabile, non ostacolato dal traffico e la rete ferroviaria di ottima qualità grazie ai massicci investimenti fatti negli ultimi anni.

Il trasporto pubblico si estende oltre confine. Il trasporto pubblico del Lussemburgo non garantisce solo buoni collegamenti all’interno del paese, ma anche col resto d’Europa: quelli transfrontalieri con la Francia, tramite TGV, che rendono Parigi raggiungibile in sole due ore di treno e quelli con la Germania tramite treni ICE ad alta velocità . Inoltre ottime connessioni sono garantite anche con il Belgio: dal Lussemburgo partono treni per Bruxelles ogni ora e per Liegi ogni due ore. Se la gratuità vale anche per le zone di frontiera, non si applica però oltre confine: pochi chilometri di distanza fanno la differenza e mettono in luce le disuguaglianze tra gli abitanti “fortunati” del piccolo e ricco paese europeo e i suoi vicini. Al di là delle polemiche sarebbe auspicabile che l’esempio del Lussemburgo fosse imitato anche altrove. Mezzi di trasporto pubblici efficienti e gratuiti rappresentano ancora un miraggio in alcuni paesi europei. AGIPRESS

di Pamela Preschern

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