Il commento del prof. Ranieri Razzante a seguito delle manifestazioni contro la mafia.

AGIPRESS – Ecco le manifestazioni che fanno piacere. Quelle contro le mafie e in ricordo delle vittime. Quelle pacifiche e che devono “spaventare” i cattivi, non ospitarli. Un esempio per gli imbecilli e violenti d’ogni categoria sociale, culturale, nazionale o mondiale. Si dimostra che si può ottenere spazio e visibilità per le proprie idee democratiche, liberali, valoriali, costituzionali. Ci unisce la lotta al crimine: tutti, nessuno escluso.

Ma anche le rimostranze che non ci uniscono siano low profile. Abbiamo bisogno di pace (ma in Ucraina qualcuno la vuole, a proposito?). E le mafie hanno bisogno di “fastidio”, rumore. Le loro vittime e familiari non vanno offesi con adunate meno nobili. Tira una brutta aria, e le forze dell’ordine non possono mettersi a controllare ciascuno di noi che decida, follemente, di danneggiare cose e persone. Per una partita di calcio, per le pensioni che si prendano due anni dopo, per il sacrosanto 41-bis. Diamoci tutti una regolata : se non altro in memoria e nel sacro rispetto delle vittime di ogni violenza e guerra. AGIPRESS

Prof. Avv. Ranieri Razzante Docente di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio – Università di Bologna, Docente di Tecniche e regole della cybersecurity – Università Suor Orsola Benincasa, Direttore Centro di Ricerca su Sicurezza e Terrorismo