AGIPRESS – Anche in Italia, cresce a ritmi record la disciplina derivata dal tennis che sta conquistando milioni di appassionati in tutto il mondo. Semplicità e passaparola. Sembra questo il segreto del successo del padel, sport sconosciuto fino a poco tempo fa ma capace, nel volgere di pochi anni, di far cambiare nome alla federazione italiana del tennis che, dal primo marzo, si chiamerà Federazione Italiana Tennis e Padel. Non esistono campioni strapagati e ammiratissimi come non ci sono partite da vedere in prima serata in tv.
Tuttavia, è praticamente impossibile non averne sentito parlare a lavoro o tra amici, non aver visto sorgere le inconfondibili gabbie di vetro fuori da circoli e oratori o al posto di dimenticati campi da calcetto. Per giocare bastano quattro persone e poche regole da osservare. Il padel, derivato dal tennis, è considerato più abbordabile sia dal punto di vista tecnico che fisico, almeno finchè si tratta di partite amatoriali tra amici. Cosà¬, anche i giocatori inesperti trovano subito divertente questo gioco dal ritmo veloce e con pochi tempi morti.
Tutto questo ha portato l’Italia ad avere, a fine 2022, un campo da padel ogni 8.500 abitanti, con una crescita superiore al 50% rispetto all’anno precedente. A inizio 2023, sono oltre settemila i campi disponibili in circa 4.700 strutture distribuite in tutto il paese, con una concentrazione più elevata in Lazio, Lombardia e Sicilia. Secondo i dati federali, il padel conta oltre ottocentomila praticanti abituali, con un bacino potenziale che supera i due milioni di giocatori. Lo smartphone è il grande alleato del padel.
Trovare un campo disponibile e prenotare l’orario preferito è una delle prerogative delle app dedicate al padel ma decisiva è stata la creazione di una community di giocatori. L’app Playtomic, per esempio, consente agli utenti di tracciare la propria attività , certificare il livello di bravura e entrare in contatto con gli altri giocatori. Con pochi clic è possibile trovare una partita adatta al proprio livello e iscriversi. Più di un terzo delle partite prenotate su Playtomic si disputa tra sconosciuti, a dimostrazione della semplicità con la quale chi ha voglia di giocare trova velocemente il modo di farlo. Per chi comincia, sono sufficienti pantaloncini e maglietta; presso i campi, infatti, è possibile noleggiare sia la racchetta che le palline. Diversamente, si trovano in vendita racchette, “pale” in gergo tecnico, a partire da 30 euro. Il campo ha un costo di 48 euro per una partita di 90 minuti, una dozzina di euro per giocatore. AGIPRESS
di LUCA LARI