DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

8 Febbraio 2023

Sanremo, la serata “rovinata” da un cattivo educatore

Il commento di Francesco Tagliente.

AGIPRESS – Il male dei mali: La violenza che alimenta violenza, proprio come l’aggressione che alimenta l’aggressione. Milioni di fans minorenni di questo ragazzo vestito di bianco (di cui non voglio scrivere il nome), che ieri sera ha spaccato tutto sul palco di Sanremo distruggendo anche gli allestimenti scenici con una certa foga, forse lo emuleranno. E la Rai, che ieri ha celebrato l’esordio del Festival come uno dei momenti più alti degli ultimi anni, ne rimane vittima, come milioni di famiglie. Questa scena è di ieri 7 febbraio, che si celebrava la Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo. Una occasione per affrontare un fenomeno che, purtroppo è diventato una emergenza sociale, a mio avviso anche per colpa dei cattivi educatori. Negli ultimi tempi stiamo registrando un crescente numero di minori protagonisti di atti di violenza, aggressioni, risse, e rapine anche a mano armata. Alcuni nonostante la giovanissima età hanno un pesante curriculum di violenze. Al cospetto di questi fenomeni, dobbiamo domandarci se abbiamo colto tutti i rischi che corrono i nostri ragazzi e le future generazioni. Di chi è la responsabilità di tutto questo? Cosa avremmo dovuto fare, e cosa si può ancora fare per tutelare i nostri ragazzi? Il problema più grande è che gli autori di questi fatti di prevaricazione e di violenza non riescono a identificare il dolore che possono provocare, non ne hanno la percezione. Pensano che i loro atti di bullismo siano solo delle goliardate, è come se vivessero un torpore dei sentimenti, non riescono a percepire che i loro bersagli sono persone. Senza girarci intorno dobbiamo prendere atto che finora le agenzie educative primarie, famiglia e scuola, hanno fallito l’obiettivo, non sono riuscite a contenere il fenomeno soprattutto per colpa di cattivi educatori non solo sui social. Penso sia necessario riflettere sulla opportunità di un impianto legislativo che garantisca la ˜paura delle conseguenze’ per tutti ( cattivi educatori compresi) e comunque che accorci il tempo che oggi intercorre tra il fatto e la risposta delle istituzioni. La soluzione potrebbe essere quella delle misure di prevenzione personali di competenza del Questore che sono immediate e sicuramente più deterrenti, calibrate in modo compatibile alla cedu ed alla interpretazione del giudice delle leggi, da ponderare quindi in relazione alle sentenze della corte costituzionale e al principio di tassatività . Penso all’avviso orale con prescrizioni (già esistente per i maggiorenni) applicato dall’età di 14 anni come per i daspo, valutando, con le pronunce della suprema Corte, il termine di durata. Quanto alla fattiva esecutività prevedere che le prescrizioni (se inserite) siano sottoposte alla convalida (come previsto nei vari daspo sportivo o Willy) e che siano effettivamente applicabili sanzionando ogni tentativo di elusione. AGIPRESS

di Francesco Tagliente – Prefetto

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto