I dati elaborati da Unioncamere e Regione relativi ai primi tre mesi dell’anno. Importante il ruolo delle donne straniere. La maggiore incidenza nel settore dei servizi
AGIPRESS “ FIRENZE – Il sistema imprenditoriale toscano cresce per merito delle aziende guidate da donna. A fine marzo 2013 le imprese femminili in Toscana erano 100.320 (pari al 24,3% delle imprese regionali iscritte al Registro: 412.778). Rispetto a marzo 2012, l’incremento è stato del +1,5%. L’imprenditoria non femminile risulta in calo (-0,2%). Determinante è quindi il ruolo giocato dalle aziende in rosa per il positivo andamento dell’imprenditoria toscana (+0,2%) nel periodo in esame. La Toscana si conferma la regione più dinamica d’Italia per tasso di sviluppo dell’imprenditoria femminile (+1,5%), seguita da Lazio e Lombardia (+1,2%). Una crescita sopra la media nazionale (+0,7%). Pesa il ruolo giocato dalle straniere. Limitando l’analisi alle sole imprese guidate da italiane, la Toscana si conferma prima ma con un ritmo più contenuto (+0,7%). E’ quanto emerge dall’Osservatorio sulle imprese femminili, frutto della collaborazione tra l’Ufficio studi di Unioncamere Toscana e il settore imprenditoria femminile e politiche di genere della Regione Toscana per il I trimestre del 2013.
In Toscana circa due aziende “in rosa” su tre (per un totale di 64.973 unità ) operano nel settore dei servizi: 27.408 nel commercio e 9.887 nel turismo. Il “fare impresa” delle donne, per il periodo in esame, è orientato verso le attività turistiche di alloggio e ristorazione (+3,9%). Le imprese femminili hanno trovato spazi di sviluppo anche fra le attività industriali (+2,0% nell’industria e +1,3% nelle costruzioni) a differenza di quanto avvenuto per le imprese non femminili. Nel manifatturiero, che conta 12.618 aziende femminili, da segnalare un incremento di 225 unità , soprattutto grazie alla filiera cuoio-calzature (+157 imprese femminili nel periodo marzo 2012-2013) e per il recupero del comparto abbigliamento-maglieria (+79 aziende).
Il ritmo di sviluppo dell’area interna (+1,7%) continua a essere più sostenuto rispetto all’area costiera (+1,2%). In testa Firenze e Prato (+599 e +258 unità ). Seguono Lucca (+172) e Pisa (+163), infine Grosseto, Massa Carrara e Siena con +195 imprese. Invariata la situazione a Pistoia, Livorno e Arezzo. Restringendo l’analisi alle sole imprese femminili a conduzione italiana le province della costa (+0,8%) appaiono più dinamiche di quelle dell’area interna (+0,5%). In questo caso la provincia più dinamica risulta ancora Lucca (+1,6%) che sopravanza Prato (+1,5%), Firenze (+1,1%) e Pisa (+1,0%). Grosseto, Massa-Carrara e Siena registrano incrementi al di sotto del punto percentuale. Livorno è stazionaria, Arezzo e Pistoia registrano una contrazione di imprese guidate da donne di origine italiana.
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