AGIPRESS – È martedଠ20 giugno la “notte prima degli esami” per i maturandi del 2023. Il 21 infatti, è il giorno dello scritto d’italiano, la prima prova da sostenere comune a tutti gli indirizzi di studio. Sono queste le uniche certezze rimaste sull’esame di maturità : le emozioni e la paura della notte precedente l’inizio delle prove e il tema di italiano. Per il resto, siamo all’ennesima modifica delle modalità di svolgimento. In sei anni, la maturità è cambiata sei volte e, anche quest’anno, ci sono novità . Intanto, per accedervi, gli studenti devono aver frequentato almeno il 75% del monte ore annuale e avere la sufficienza in tutte le materie, condotta compresa, oltre ad aver sostenuto le prove Invalsi. I cosiddetti Pcto invece, l’ex alternanza scuola-lavoro, non costituiscono requisito d’ammissione. Come detto, il tema d’italiano resta al suo posto, primo scritto da affrontare per tutti con sei ore di tempo a disposizione.
La seconda prova si svolge il giorno seguente, giovedଠ22 giugno, con la materia caratterizzante di ciascun indirizzo di studio:
- Latino per il liceo classico
- Matematica per lo scientifico
- Lingua e cultura straniera 1 per il linguistico
- Scienze umane per il liceo delle scienze umane
- Diritto e economia politica per il liceo economico sociale
- Economia aziendale per l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing
- Economia aziendale e geo-politica per l’indirizzo relazioni internazionali e marketing
- Progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo costruzioni, ambiente e territorio
- Produzioni vegetali per gli indirizzi agrari
- Progettazione multimediale per l’indirizzo grafica e comunicazione
Per le scuole professionali, la seconda prova scritta riguarda le competenze acquisite sui temi fondamentali di ciascun indirizzo. Terminati gli scritti, i maturandi di quest’anno dovranno sostenere un colloquio orale che verterà su tutte le materie. In questa sede dovranno analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi collegando il tutto con senso critico e personale in italiano e anche nella lingua straniera studiata. L’orale “ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente”, recita il disciplinare. Le esperienze svolte con i famosi Pcto, i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, verranno affrontate durante il colloquio mediante una breve relazione o un elaborato multimediale realizzato dal candidato. Riguardo la commissione d’esame, si torna al pre-Covid, con un presidente esterno coadiuvato da tre membri esterni e altrettanti interni. Il voto finale continua a essere espresso in centesimi ma verrà formulato con criteri diversi da quelli applicati nelle scorse annate. Il credito scolastico, infatti, tornerà a contare al massimo 40 punti e i restanti 60, saranno distribuiti equamente per le tre prove, venti per ciascuno scritto e venti per l’orale. I voti, ovviamente, spazieranno tra il minimo di 60 e il massimo di 100. AGIPRESS
di Luca Lari