DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

31 Gennaio 2025

19enne trovato morto a Perugia, quattro cellulari accanto al corpo

AGIPRESS – Perugia – Quattro telefoni cellulari accanto al cadavere e, pare, anche una corda nel mobile sotto il lavandino del bagno del monolocale in cui è stato trovato senza vita sei giorni dopo la sua ‘scomparsa’. Sono questi gli elementi sui quali gli investigatori stanno lavorando per cercare di fare luce su una vicenda tanto dolorosa quanto drammatica. Inspiegabilmente, il 19enne abruzzese, studente al primo anno di informatica all’Università di Perugia, aveva preso in affitto il monolocale AB&B già dalla prima settimana di gennaio nonostante fosse alloggiato in una stanza dello Studentato del centro che condivideva con un altro universitario. La tragica vicenda di Andrea Prospero, originario di Lanciano in provincia di Chieti, trasferitosi nel capoluogo umbro insieme alla sorella gemella Anna (ospite in un’altra struttura universitaria) per studiare, necessita di chiarimenti.  Esclusa l’ipotesi dell’omicidio (nessun segno di violenza sarebbe presente sul corpo del giovanissimo accanto al quale sono stati trovati invece dei blister vuoti di benzodiazepine), gli investigatori, coordinati dal procuratore capo Raffaele Cantone e dal sostituto Giuseppe Petrazzini, cercano ora di ricostruire gli spostamenti fatti dal ragazzo, che non avrebbe lasciato alcun biglietto, prima del tragico epilogo. A quanto pare l’affitto del monolocale (situato in linea d’aria a poche centinaia di metri dallo Studentato in cui ‘ufficialmente’ alloggiava), effettuato online, non sarebbe stato segnalato in questura. Fatto questo che ha impedito alle forze dell’ordine di rintracciare il ragazzo immediatamente dopo la denuncia della sua scomparsa (venerdì avrebbe dovuto pranzare alla mensa universitaria insieme alla sorella come di prassi ma non si è mai presentato).   Resta comunque da capire perché il 19enne abruzzese abbia affittato il monolocale, pagando anche una discreta somma, fino al 20 gennaio senza poi però restituire le chiavi facendo poi scattare da parte dei gestori dell’AB&B la ricerca su internet nei suoi confronti (era diventato irrintracciabile anche per loro) che a quel punto, sei giorni dopo la sua scomparsa, hanno scoperto che il cliente ‘moroso’ era in realtà il giovane che tutti stavano cercando in città ormai da giorni.  I primi indizi utili,  potrebbero venire dall’autopsia che verrà eseguita oggi dal medico legale Sergio Scalise. Ma le risposte potrebbero scaturire anche dall’analisi (in corso) del computer che il giovane ha lasciato nella stanza dello Studentato e da quelle dei quattro telefoni cellulari che aveva acquistato e dei quali, probabilmente, nessuno dei suoi familiari era al corrente. “Aiutateci a capire perché, cosa è successo ad Andrea?” chiedono straziati dal dolore i genitori del giovane attorno ai quali si è stretta l’intera comunità perugina, a sua volta profondamente scossa dall’accaduto.  Ieri sera si è svolta in centro una fiaccolata silenziosa con centinaia di persone in memoria del ragazzo alla quale hanno partecipato anche la sindaca Vittoria Ferdinandi (“Ragazzi i palazzi delle istituzioni sono aperti, entrate…”), la presidente della Regione Stefania Proietti, il rettore dell’Ateneo perugino Maurizio Oliviero, l’arcivescovo Ivan Maffeis. “Andrea è figlio, fratello e amico di tutti noi” ha detto la governatrice Proietti che poi rivolta alla famiglia del giovane ha aggiunto: “Non vi lasceremo soli, l’Umbria intera è qui con voi perché Andrea fa e farà sempre parte di noi…”. Agipress

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